19 agosto 2025
Aggiornato 01:00
Immigrazione

La sinistra torna a mobilitarsi, stavolta per difendere i migranti: «Accogliamoli»

L'appello a una mobilitazione 'pro accoglienza' lanciata da Anpi, Libera, Arci. Appuntamento il 7 luglio: «Indossiamo una maglia rossa»

Un momento della manifestazione indetta a Napoli dalla Rete antirazzista, giugno 2018
Un momento della manifestazione indetta a Napoli dalla Rete antirazzista, giugno 2018 Foto: ANSA / CIRO FUSCO ANSA

ROMA - «Una maglietta rossa per fermare l'emorragia di umanità. Sabato 7 luglio indossiamo una maglietta rossa per un'accoglienza capace di coniugare sicurezza e solidarietà». L'appello congiunto rivolto agli italiani arriva da Anpi, Libera, Arci e Legambiente. La chiamata, stavolta, è per «contrastare le politiche italiane di chiusura ai migranti». Sarà quindi sul tema dei migranti la prima mobilitazione contro il governo Lega - Movimento 5 stelle. Una manifestazione 'rossa' perché «rosso» si legge nell'appello a indossare tutti sabato prossimo magliette colore del sangue, «è il colore che ci invita a sostare». Ma «c'è un altro rosso, oggi, che ancor più perentoriamente ci chiede di fermarci, di riflettere, e poi d'impegnarci e darci da fare. È quello dei vestiti e delle magliette dei bambini che muoiono in mare e che a volte il mare riversa sulle spiagge del Mediterraneo». 

Perché tutti vestiti di rosso
«Di rosso era vestito il piccolo Alan, tre anni, la cui foto nel settembre 2015 suscitò la commozione e l'indignazione di mezzo mondo». E di rosso, spiegano Arci, Libera, Anoi e Legambiente, «erano vestiti i tre bambini annegati l'altro giorno davanti alle coste libiche. Di rosso ne verranno vestiti altri dalle madri, nella speranza che, in caso di naufragio, quel colore richiami l'attenzione dei soccorritori». Nel mirino, l'Europa che «gioca allo scaricabarile con il problema dell'immigrazione - cioè con la vita di migliaia di persone - e per non affrontarlo in modo politicamente degno arriva a colpevolizzare chi presta soccorsi o chi auspica un'accoglienza capace di coniugare sicurezza e solidarietà». Il tutto «mentre questi bambini muoiono».

«Libertà, uguaglianza, fraternità»
Per le associazioni della sinistra «bisogna contrastare questa emorragia di umanità, questo cinismo dilagante alimentato dagli imprenditori della paura. L'Europa moderna - prosegue l'appello - non è questa. L'Europa moderna è libertà, uguaglianza, fraternità». E allora «fermiamoci un giorno, sabato 7 luglio, e indossiamo tutti una maglietta, un indumento rosso, come quei bambini. Perché mettersi nei panni degli altri - cominciando da quelli dei bambini, che sono patrimonio dell'umanità - è il primo passo per costruire un mondo più giusto, dove riconoscersi diversi come persone e uguali come cittadini». A sottoscrivere l'appello: la presidente nazionale Anpi Carla Nespolo, il presidente di Libera e del gruppo Abele don Luigi Ciotti, la presidente nazionale Arci Francesca Chiavacci, il presidente nazionale di Legambiente Stefano Ciafani e il giornalista Francesco Viviano.