28 marzo 2024
Aggiornato 20:30
Governo

«Flat tax e addio legge Fornero»: il piano di Salvini per far ripartire l'Italia

Il vicepremier e ministro dell'Interno: «Se uno fattura di più e paga di meno, è chiaro che risparmia, reinveste e assume di più»

Il ministro dell'Interno Matteo Salvini
Il ministro dell'Interno Matteo Salvini Foto: ANSA/CLAUDIO PERI ANSA

ROMA - Con la flat tax «ci guadagnano tutti». Così il vicepremier e ministro dell'Interno Matteo Salvini ha risposto a Radio Anch'io a chi gli chiedeva se la riforma fiscale ipotizzata nel contratto fosse iniqua e consentisse maggiori guadagni ai ricchi. «Se uno fattura di più e paga di meno è chiaro che risparmia di più, reinveste di più, assume un operaio in più, acquista una macchina in più e crea lavoro in più» ha spiegato il ministro. «Non siamo in grado di moltiplicare pani e pesci. Ma l'assoluta intenzione è che tutti riescano ad avere qualche lira in più in tasca da spendere». Perché il problema del nostro Paese, ha concluso Salvini, «è che le esportazioni vanno bene grazie ai nostri eroici imprenditori, che nonostante tutto e tutti tengono alto il made in Italy nel mondo, ma devono tornare a comprare anche gli italiani. E per farli tornare a comprare occorre che tornino a lavorare dignitosamente e che abbiano in tasca qualche lira».

L'obiettivo: cancellare la legge Fornero
Smontare la legge Fornero «è un impegno sacro», ha ribadito Salvini parlando della riforma del sistema pensionistico. «L'impegno è di smontarla pezzetto per pezzetto - ha aggiunto - ripartendo da quota cento ed avendo l'obiettivo di tornare a quota 41 anni di contributi». Il leader della Lega Nord spiega poi, da ministro degli Interni, come rendere più sicuro il Paese. Ed entra, vista l'estate alle porte, nel dettaglio del «dossier spiagge sicure» per «evitare almeno in parte il dramma dell'abusivismo che colpisce commercianti e bagnanti»: è questo uno dei primi temi su cui sta lavorando in questi primi giorni al Viminale.

«Nessuno sta parlando di poltrone e sottosegretari»
«Non siamo assolutamente ancoraentrati nel merito dei sottosegretari, delle vicepresidenze edei presidenti delle commissioni». Così il vicepremier Matteo Salvini ha risposto a chi gli chiedeva se la Lega avesse chiesto la delega alle telecomunicazioni. Salvini ha poi definito «il massimo della fantasia» il fattoche ieri i tre partiti del centrodestra abbiano votato in tremodi diversi. E a chi chiedeva se il centrodestra si presenterà unito alle Europee dell'anno prossimo, ha risposto che «ognuno andrà da solo, come siamo sempre andati, perché c'è il proporzionale e ognuno avrà il suo simbolo». Finalmente - ha concluso parlando sempre delle Europee - «si smonterà l'eterno inciucio tra democristiani e socialisti e forse si tornerà a parlare di un'Europa vera e non dello spread, delle banche, della finanza, di un'Europa divisa fra chi ascolta i popoli echi ascolta i mercati».