La Lega mette al centro la scuola e recupera l'idea di Aldo Moro: educazione civica materia obbligatoria
Uno dei primi progetti di legge presentati dalla Lega riguarda l’insegnamento dell’educazione civica in tutte le scuole primarie e secondarie

ROMA - Uno dei primi progetti di legge presentati dalla Lega riguarda l’insegnamento curricolare dell’educazione civica in tutte le scuole primarie e secondarie. Il documento, composto da 4 articoli, prevede, nel rispetto dell’autonomia scolastica, che all’insegnamento siano dedicate 33 ore, indicativamente da svolgere con cadenza settimanale. Inoltre propone l’educazione civica tra le materie d’esame nella scuola secondaria di primo grado e l’istituzione di un premio Miur «Educazione civica» per i migliori progetti e le best practice.
Legalità e bullismo
Oltre all’insegnamento della Costituzione i deputati leghisti brianzoli Centemero e Capitanio propongono che siano oggetto di educazione civica l’educazione alla legalità e il contrasto al bullismo e cyberbullismo, l’educazione ambientale, l’educazione stradale, l’educazione alimentare, l’educazione al bello, l’educazione al volontariato e il contrasto alle dipendenze (droghe, alcol, ludopatia).
L'idea di Moro
L’educazione civica venne introdotta dal ministro dell’Istruzione Aldo Moro nel 1958. Dopo 60 anni di limbo è arrivato il momento di consegnare a questa materia spazi e argomenti precisi. Il rapporto Eurispes 2018 conferma che il 67,8% è favorevole alla sua reintroduzione nelle scuole e i dati sulla conoscenza della Costituzione o su emergenze quali bullismo, ludopatia, consumo di droghe, reati stradali non fanno che confermare questa emergenza. «C’eravamo già confrontati in fase di stesura con il dottor Marco Bussetti e siamo certi - dicono i due deputati - che, nel suo nuovo ruolo di ministro dell’Istruzione, ci potrà offrire piena collaborazione».
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