«Il Cavaliere inesistente»: la mossa a sorpresa di Salvini che ha spiazzato Silvio
Non è piaciuta affatto a Forza Italia la virata del leader del Carroccio, a quanto pare improvvisa
ROMA - Ancora fumata nera in aula al Senato al secondo scrutinio per l’elezione del presidente. Nessuno ha raggiunto il quorum di 161 voti. La più votata è stata la senatrice Fi Anna Maria Bernini con 57 voti, 255 le schede bianche, un voto Roberto Calderoli, uno Giorgio Napolitano. Tre le schede nulle. Il terzo scrutinio si terrà domani mattina alle 10,30. Sarà sufficiente la maggioranza assoluta dei votanti contando anche le schede bianche. Intanto Salvini spiazza tutti e annuncia a sorpresa di aver votato «un candidato di centrodestra, un candidato di Forza Italia, la Bernini». Il leader del Carroccio ha spiegato che la scelta della Lega è mirata a «uscire dal pantano, un gesto di responsabilità all’interno del centrodestra. Il Parlamento deve lavorare. Non abbiamo chiesto niente per noi, vediamo – ha aggiunto – se il Movimento 5 stelle ha pregiudizi solo su un candidato e se altri avranno il nostro stesso senso di responsabilità».
Fi: "Atto ostile"
Mossa a sorpresa di Matteo Salvini, dunque. Perché Forza Italia insiste su Paolo Romani per lo scranno più alto del Senato. Anche la Bernini è una senatrice azzurra, certo, su cui, però, non pesa il veto «no ai condannati» del M5s. Una strategia che spariglia le carte nel centrodestra, visto che l’idea degli azzurri era quella di cominciare a votare Romani già dal terzo scrutinio. Subito dopo l’annuncio del segretario leghista, Berlusconi ha convocato un nuovo vertice dei big azzurri a palazzo Grazioli. «Della scelta della Lega – ammette Renato Schifani – abbiamo appreso in aula, non era concordata né attesa». «I voti al Senato ad Anna Maria Bernini, strumentalmente utilizzata - si legge in una nota di Forza Italia al termine del vertice - sono da considerarsi un atto di ostilità a freddo della Lega che, da un lato rompe l’unità della coalizione di centrodestra e dall’altro smaschera il progetto per un nuovo governo Lega-M5s».
Perché non Romani
L’unico modo per evitare "l’abbraccio Pd-5stelle" per eleggere il presidente del Senato è scegliere un candidato del centrodestra che abbia il maggior gradimento possibile, spiega Salvini. La scelta della Lega, che ha rinunciato ad ogni presidenza e ha indicato la senatrice Bernini di Forza Italia, rappresenta un "coraggioso e generoso aiuto alla coalizione" per evitare brutti scherzi ed uscire dallo stallo, e "un segnale all’Italia perché il Parlamento comiinci a lavorare il prima possoibile».
Meloni rimanda a sabato
"Decidiamo domani, continuiamo a lavorare per tenere unito il centrodestra» chiosa invece Giorgia Meloni, leader di Fdi, rispondendo ai giornalisti che, a margine dei lavori della Camera, le hanno chiesto se Fratelli d’Italia sosterrà Paolo Romani al terzo scrutinio al Senato.
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