18 aprile 2024
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Eventi a Genova, 7 cose da fare giovedì 22 marzo

Party, spettacoli, concerti e cultura. Ecco cosa vi attende in città ed una piccola guida per non perdere gli appuntamenti migliori della serata

Genova, 7 cose da fare giovedì 22 marzo
Genova, 7 cose da fare giovedì 22 marzo Foto: Yulia Grigoryeva - shutterstock.com Shutterstock

GENOVA – Spettacoli, concerti, libri e feste di primavera. Ecco qualche consiglio per non lasciarsi sfuggire i momenti più interessanti del giovedì sera genovese.

Festa di primavera
Il Mercato del Carmine si prepara ad accogliere la tanto attesa Primavera. Dopo un inverno piovoso e freddo, ecco la stagione delle giornate soleggiate, dei profumi, dei colori. Per questo, giovedì 22 marzo, dalle 17, al Mercato del Carmine di Genova va in scena la Festa di Primavera. Un party per festeggiare anche la rinascita del mercato, con molte novitàda scoprire. Sarà l’occasione per tutti di degustare gratuitamente prodotti selezionati direttamente dai banchi, con assaggi offerti, acquisti a prezzi speciali per la spesa, o magari provare il sfizioso aperitivo. Il tutto accompagnato da buona musica con dj-set. In quest'occasione verrà anche scelto il vincitore del concorso #trovailnomeallaMascotte.

A Teatro
A volte non c’è trama, ma mille trame di un tessuto, fili di un affresco divertente e struggente: con «Pueblo» Ascanio Celestini torna a raccontare la vita nel micromondo di un bar. Appuntamento da giovedì 22 a sabato 24 marzo al Teatro Gustavo Modena di Genova. «Pueblo - scrive Ascanio Celestini presentando lo spettacolo - è la seconda parte di una trilogia che comincia con Laika. In entrambi i casi si tratta di vicende di personaggi che vivono ai margini della narrazione alla quale siamo abituati. Personaggi che non hanno alcun potere e spesso stentano a sopravvivere, ma si aspettano continuamente che il mondo gli mostri qualcosa di prodigioso. Ci credono talmente tanto che alla fine il prodigio accade. Ignorano il potere di Dio o degli eserciti. La loro forza e la loro debolezza sono la stessa cosa, per questo, pur essendo ai margini della società vorrei che riuscissero a rappresentarla per intero. Questo spero di provocare: che lo spettatore professionista borghese, il giovane laureato o lo studente che ancora vive coi genitori si identifichi in un barbone o in una prostituta rumena, non perché vive la stessa condizione sociale, ma la stessa condizione umana». Continua dunque la contro-storia scritta da questo incredibile artista: romanziere, drammaturgo, attore, cineasta, giornalista, sempre e comunque testimone che ha la forza, l’ostinazione e la grazia infinita di dar voce al mondo degli Altri, quelli rimasti fuori, quelli che raramente vengono ascoltati. Lo fa superando eventuali luoghi comuni o immagini abusate: perché tutto, prima o poi, acquista senso. I suoi racconti, come il bellissimo Laika, sono spesso struggenti, strampalati, divertenti, indignati, commoventi. Racconta un mondo di emarginati, di sbandati, anime strane – buone ma non candide – di una periferia umana oltre che geografica. Pueblo è animato da una commessa di supermercato, da una barbona, dal facchino africano, da un vecchio, uno zingaro, e la proprietaria di un bar di periferia, di quelli con le slot machine, dove in qualche modo tutti finiscono.

Spettacolo
«La lotta al terrore» è la storia drammatica e al contempo comica di un attacco terroristico a un supermercato visto dall’esterno, dalla prospettiva di una sala riunioni comunale, dove all’improvviso giunge la terribile notizia. Appuntamento con lo spettacolo «La lotta al terrore» al Teatro della Tosse di Genova, dal 22 al 24 marzo alle ore 20.30. Un’ora concitata, una totale unità di tempo e spazio, in cui un impiegato, il segretario comunale e il vicesindaco elaborano numerose e a tratti improbabili strategie per rendersi utili. Tra imprevisti, assurde richieste e tensioni, la scrittura drammaturgica fa luce sull’inadeguatezza con la quale i tre protagonisti reagiscono alla situazione e indaga sulle paure umanissime che si celano sotto la nostra attuale e apparente tranquillità, pronte a emergere ogni volta che la minaccia diventa concreta. Uno spettacolo che parla di paura, di tolleranza e di intolleranza, di questo odierno tempo nervoso, dove la nostra identità individuale e sociale è messa in crisi da radicalismi contrapposti.

Balletto
Il balletto classico per eccellenza nella nuova interpretazione di una delle più apprezzate compagnie italiane. Un cast dall’eccellente livello tecnico. Appuntamento al Teatro Politeama Genovese nella serata di giovedì 22 marzo. Sogno e magia ancora una volta si intrecciano sulla riva del lago, il luogo incantato della storia d’amore impossibile tra il Principe e il Cigno, con i colori e le atmosfere che hanno ispirato la musica, grandiosa e coinvolgente, di Pëtr Il'ič Čajkovskij. Le coreografie sono di Stefania Ballone. Il Balletto di Milano, una delle più apprezzate compagnie italiane, nel balletto d’eccellenza del repertorio classico Il Lago dei Cigni, un titolo che gode di una lunga tradizione ancora oggi di grande valore. La nuova produzione è firmata da Teet Kask, affermato coreografo estone, già autore per il Balletto di Milano di Anna Karenina. La nuova versione di Teet Kask del capolavoro della letteratura ballettistica segue la celebre storia, ma si distingue per una rilettura di alcuni dettagli in chiave più attuale. Un Lago «fashion», che trova l’attualizzazione nella messinscena e ambientazione ma in cui non mancano la tradizionale magia degli atti bianchi e i virtuosismi della danza classica.

Arte collettiva
In occasione della mostra Foroba Yelen. Notti di luce nel Mali, ospitata a Castello D'Albertis di Genova si terranno questa settimana numerosi iniziative collaterali. Primo appuntamento giovedì 22 marzo, alle ore 18 allo Spazio Comune Giardini Luzzati (ingresso libero). In sintonia con lo spirito del progetto di luce collettiva in cui si fondono cultura locale e tecnologia globale,Matteo Ferroni e Maria Camilla De Palma presenteranno Foroba Yelen in uno spazio comune di Genova, i Giardini Luzzati, raccontando alla città una storia di tecnologia led, energia solare, vecchie biciclette, lavoro artigianale e proprietà collettiva.

Libri e donne
Giovedi 22 marzo, alle 18, alla Libreria Coop del Porto Antico, appuntamento con la presentazione del libro «La ragazza che ero, la riconosco. Schegge di autobiografie femministe» (Iacobelli, 2018). Intervengono Silvia Neonato (curatrice) e tutte le autrici, in dialogo con Giulia Zoe Celano e Virginia Niri. La stagione del movimento delle donne negli anni settanta nelle autobiografie di otto militanti genovesi. Cosa ha significato essere state femministe? Perché lo siamo diventate? «Spiegarlo, raccontarlo oggi, è stato il primo scopo del nostro libro, La ragazza che ero, la riconosco. Schegge di autobiografie femministe. Noi che nel ’68 eravamo ragazze, ci siamo riviste quarant’anni dopo e abbiamo deciso di scrivere testi autobiografici, che sono emersi attraverso lunghe e appassionate sedute di autocoscienza sul modello di quando eravamo giovani e ribelli. Abbiamo provato a raccontarci lasciando che affiorassero piano piano alla scrittura schegge delle nostre vite. Il nostro scopo era anche far capire come il femminismo della nostra gioventù ci avesse cambiato la vita per sempre. E in meglio.»

Gialli genovesi
Dopo il rinvio causa neve, giovedì 22 marzo, dalle 18, alla Libreria Feltinelli, appuntamento con la presentazione del libro «I delitti dei caruggi», terzo romanzo di Marvin Menini. Matteo De Foresta, giornalista di quarant’anni che vive e lavora a Genova, viene aggredito nei caruggi da una misteriosa banda di immigrati. A salvarlo da morte certa sarà Bob, senegalese molto conosciuto in centro storico e personaggio controverso per i suoi comportamenti non sempre ortodossi. Per sdebitarsi, Matteo accetterà di aiutare Bob a scoprire chi si cela dietro la pericolosa organizzazione criminale che lo ha aggredito. I dubbi del suo amico vicequestore Guido Rocchetti, con cui condividerà come sempre l’indagine, e la complessità del caso, faranno sì che per Matteo non tutto sia chiaro come sembra. Bob è davvero chi dice di essere? Chi si nasconde dietro alla banda che sta prendendo il controllo dello spaccio in centro storico? Mentre la sua vita sentimentale è sempre in bilico tra Barbara, la sua compagna, e Clara, direttrice del giornale per cui lavora, Matteo dovrà scavare a fondo tra le pietre dei caruggi. E tra aggressioni, rapimenti, cadaveri che scompaiono dovrà portare a galla il fango che si cela sotto i vicoli della Superba.