17 agosto 2025
Aggiornato 22:00
Appuntamenti

Eventi a Genova, 6 cose da fare giovedì 14 dicembre

Musica, spettacolo, storia e molto altro in questa serata genovese. Ecco che cosa vi attende in città e come fare per non perdere il meglio

Genova, 6 cose da fare giovedì 14 dicembre
Genova, 6 cose da fare giovedì 14 dicembre Foto: Shutterstock

GENOVA – Dai concerti, agli appuntamenti a teatro, dai momenti culturali, al cinema; ecco tutto quello che c'è da sapere sul giovedì genovese e qualche consiglio per non perdere igli eventi più interessanti.

Blues
Giovedì 14 dicembre, alle 21.30, nuovo appuntamento con la serata di jam session blues al Count Basie di Genova. Concerto blues di apertura con «The Shape Organtrio» e a seguire palco aperto: incontri improvvisati di musicisti e cantanti per la straordinaria atmosfera di una serata jazz sempre imprevedibile e in cui pubblico e artisti, insieme, condividono magia e divertimento. Una serata con la straordinaria atmosfera delle «amicizie musicali» da gustarsi in compagnia di un drink all’insegna dell’amicizia e della «convivialità culturale».

Musica e storia
Il Canto della Sibilla, nel 2010, è stato dichiarato dall’Unesco Patrimonio Immateriale dell’Umanità: si tratta di uno dei più affascinanti documenti della cultura europea medievale, che attraverso diciassette secoli arriva fino ai giorni nostri. Ancora oggi infatti, nelle chiese di alcune località del Mediterraneo, la notte di Natale un bambino rivestito di un manto rosso e con la spada in mano intona un testo in volgare catalano che profetizza il giorno dell’estremo Giudizio. Le origini di questo testo risalgono all’epoca che vede il tramonto della civiltà pagana e l’affermarsi del Cristianesimo: la Sibilla è il solo personaggio del mondo pagano a entrare nella liturgia, quale annunciatrice della seconda venuta di Cristo il giorno del Giudizio Universale. Dopo il Concilio di Trento, il rito della Sibilla fu abolito dai libri della liturgia ufficiale, ma continuò ad essere praticato per tradizione orale in varie località. Già tradotto fin dal Medioevo in varie lingue volgari, è tuttora cantato in catalano in alcuni centri delle Isole Baleari e della Sardegna. Ad illustrare l’evoluzione storica di questa particolare tradizione sarà il musicologo Angelo Rusconi, impegnato in una conferenza ad ingresso libero che si terrà giovedì 14 dicembre alle 17.30 presso la Biblioteca Universitaria in salita S. Giovanni di Pré (da piazza Acquaverde). Il concerto, una nuova produzione che vede coinvolti cantori dei corsi MAP Musica Antica a Palazzo e Arkansé accanto a strumentisti ospiti, vede protagonista la cantante di madre lingua catalana Eugenia Amisano, particolarmente legata a questa tradizione cui ha più volte partecipato nella Cattedrale di S. Maria del Mar di Barcellona. Sede dell’evento sarà la suggestiva Abbazia di S. Stefano (da via XX settembre), venerdì 15 dicembre alle 21 (ingresso a libera offerta).

A teatro
Al Teatro della Tosse, «Io non ho mani che mi accarezzino il viso». Due attori, Aida Talliente, Andrea Trapani, e una domanda: qual è il personaggio della letteratura teatrale la cui fragilità sembra riguardarti? Le cui parole potresti dire anche tu, tu in quanto persona e non in quanto attore? Due risposte: Santa Giovanna dei Macelli di Brecht e Woyzeck di Büchner. Da qui comincia la nostra ricerca e il nostro lavoro di drammaturgia scenica e attorale. L’incontro – contemporaneo, fuori e al contempo dentro le rispettive storie, irreale, non ancora scritto - tra tre personaggi della storia della letteratura teatrale. Percorrono strade inevitabilmente parallele, ma qui s’incontrano, si scontrano, sono obbligati al dialogo e hanno un solo punto in comune: la fragilità. Ma questa fragilità è anche, ed inevitabilmente, come in un circolo vizioso da cui è difficile uscire, la fragilità di questi tre attori. Non si sa bene dove inizi l’uno e dove finisca l’altro.

Genova Film Festival
Fino a domenica 17 dicembre, appuntamento nella Superba con la Preview del Genova Film Festival 2018, dislocata in tre diverse sedi cittadine: Palazzo Ducale, Palazzo della Meridiana e Altrove-Teatro della Maddalena. Vent’anni di Genova Film Festival, quattro giorni per ripercorrere la storia delle kermesse genovese, manifestazione cinematografica nata nel 1998, organizzata dall’Associazione Culturale Daunbailò e diretta da Cristiano Palozzi. Il programma, a ingresso libero, prevede incontri con autori, registi e critici, proiezioni in anteprima di opere nazionali e internazionali, presentazioni editoriali, momenti di formazione rivolti all’industria cineaudiovisiva e anticipazioni sulla XX edizione del Genova Film Festival, prevista nel 2018. Tra gli ospiti Oreste De Fornari, Leslie Tai, Filippo Casaccia, Antonio Ornano, Simone Pieranni, Andrea Ferraris, Renato Chiocca, Jacopo Chessa, Alessandra Pastore. La kermesse è organizzata con la collaborazione, il sostegno e il coinvolgimento diretto di partner come: Regione Liguria, Ministero dei Beni e Attività Culturali e del Turismo, Comune di Genova, Palazzo Ducale - Fondazione per la Cultura, Palazzo della Meridiana, Bogliasco Foundation, Centro Nazionale del Cortometraggio, Land Local Audiovisual Network & Development, Università di Genova. L'evento Vent'anni di Genova Film Festival è diviso in tre filoni principali: Genova Film Festival, tra storia e futuro, Unconventional Cinema e Il Cinema e le Arti. Ecco il programma dell'evento: giovedì 14 dicembre a Palazzo Ducale (piazza Matteotti), Sala Liguria, ore 18. Formazione, incontro con Jacopo Chessa (direttore del Centro Nazionale del Cortometraggio) e con Cristiano Palozzi (direttore del Genova Film Festival). Incontro per addetti ai lavori aperto al pubblico

Cultura
Giovedì 14 dicembre, alle 18, presso lo spazio Informagiovani di Palazzo Ducale, il pubblico potrà assistere ad un incontro di grande coinvolgimento emotivo tra Enrico Vanzini e Gilberto Salmoni, reduce del campo di Buchenwald, che porteranno la loro testimonianza guidati dal giornalista Luca Russo. «Due persone eccezionali che nonostante i ricordi terribili trovano la forza di trasformare tragici eventi in un messaggio ancora attuale di speranza e di monito per il futuro», dice Elisa Serafini, assessora a Cultura e Turismo del Comune di Genova. Un momento di conoscenza e sensibilizzazione nei confronti della Shoah e di quanto avvenuto nei campi di concentramento durante la seconda guerra mondiale.

Musica live
A La Claque, alle 21, i «Pirati dei Caruggi». Scippando il titolo di una vecchia commedia di Govi (Sotto a chi tocca!), i «Pirati dei Caruggi» con «Sotto a chi ciocca!» tornano alla Claque per la terza stagione consecutiva, più recidivi e riottosi che mai. E lo fanno con il chiaro intento di «cioccare», termine tecnico dal duplice significato: dare di matto e farsi grasse risate. I «Fanatici 4» hanno il coraggio di ripresentarsi al pubblico armati di nuove idee, ma fedeli allo stile comicamente strabico che li porta con un occhio a guardare il punk e con l’altro a friggere il classico. Inalterato, almeno a livello anagrafico, il cast: composto dal poliedrico e super-operativo Alessandro Bianchi, dal graffiante e sopraffino Fabrizio Casalino, dall’imprevedibile e geniale Andrea Ceccon e dallo stupefacente e pericoloso Enrique Balbontin. Sul palco si alterneranno personaggi, monologhi, scenette, canzoni, balletti, qualche rutto e tanta tanta Liguria. Tutte cose che tra un pezzo e l’altro vi faranno dire: «Sotto a chi ciocca».