Biotestamento, le parole di Salvini che hanno fatto infuriare il Pd
Sdegno del Pd di fronte alle parole del segretario della Lega. Secca la sua replica: "Mi pare di aver detto una cosa assolutamente normale"
![Il segretario della Lega nord Matteo Salvini](https://archivi.diariodelweb.it/img/995/467/467614-995x663.jpg)
ROMA - «Più che di fine vita io mi preoccupo della vita. A me piacerebbe che questo Parlamento si occupasse degli italiani che stanno vivendo. Quindi più che di una buona morte, su cui ragioneremo, mi occuperei di una buona vita che a milioni di italiani purtroppo non è garantita in questo momento». Lo ha detto il leader della Lega, Matteo Salvini, interpellato alla Camera sulla posizione del Carroccio in merito al ddl sul biotestamento all’esame del Senato. Sdegno del Pd, che ha criticato aspramente le frasi del leader leghista. «La differenza tra noi e loro è tutta in questa frase crudele e senza rispetto per la sofferenza delle persone. Avanti con il biotestamento» ha scritto su Twitter Alessia Morani, vice-presidente del gruppo Pd alla Camera. Le fa eco Giuseppina Maturani, senatrice Pd: «Le brutali espressioni utilizzate oggi da Salvini sul tema tanto delicato del biotestamento confermano tutta la sua totale inumanità nei confronti delle persone che soffrono e che chiedono di vivere con dignità gli attimi estremi della vita».
Pd in rivolta
Durissima Debora Serracchiani: "Spero che chi oggi parla con sprezzo dei malati e delle loro famiglie recuperi un minimo di umanità e, anche se è contro la legge, si esprima con rispetto. La sofferenza di chi vede un proprio caro in condizioni estreme non può essere utilizzata come strumento di polemica politica. La vita e la morte sono grandi e misteriosi eventi cui ci si deve avvicinare con delicatezza e rispetto». "Garantire il diritto alla dignità in quei momenti supremi è un obiettivo che non può avere colore politico e che dovrebbe interpellare trasversalmente le coscienze. Temo - ha concluso Serracchiani - chi si fa portatore di certezze assolute". "Le brutali espressioni utilizzate oggi da Salvini sul tema tanto delicato del biotestamento confermano tutta la sua totale inumanità nei confronti delle persone che soffrono e che chiedono di vivere con dignità gli attimi estremi della vita" sono le parole della senatrice Pd Giuseppina Maturani, vice presidente del gruppo. "Certo non ci si aspetta molto da chi come Salvini spesso utilizza un linguaggio violento e aggressivo nel confronto politico, ma quello che si chiede, in questi casi, è di avere rispetto del dolore e delle angosce dei malati senza strumentalizzazioni. La legge sul Biotestamento è una legge attesa da molti che interroga la coscienza di ognuno di noi trasversalmente aldilà del colore politico".
"Ho detto una cosa normale"
Immediata la replicata del leader della Lega: sul biotestamento "ho detto una cosa che mi sembra assolutamente normale", e cioè che "più che di fine vita io mi preoccupo della vita. A me piacerebbe che questo Parlamento si occupasse degli italiani che stanno vivendo». Così Matteo Salvini, segretario della Lega, torna sulla sua affermazione in merito al biotestamento, ospite di Matrix105 su Radio105. "Il Senato - dice - ha poco tempo per approvare pochissime leggi. Ad esempio c'è una pdl che toglie gli sconti di pena a stupratori e assassini. Ma c'è tempo per una sola legge: il Pd deve scegliere tra Ius soli e biotestamento. Lo Ius soli si è capito che è una cosa del tutto inutile, sul biotestamento sono disponibile a ragionare su come morire bene, io voglio ragionare anche di come vivere bene", ha affermato Salvini. A dare man forte a Salvini Massimiliano Fedriga, capogruppo alla Camera della Lega: "Salvini non ha offeso nessuno. La squallida strumentalizzazione di Serracchiani su questioni così estremamente delicate fa capire molte cose e lascia intendere il vuoto politico ed umano che accompagna queste figure. Purtroppo il partito di Serracchiani vuole utilizzare il tema del fine vita per la campagna elettorale. Non esiste niente di più squallido. Questa è una politica irresponsabile che per accaparrarsi il potere calpesta la sofferenza degli individui", conclude.
La versione di Brunetta
Prende la parola anche Renato Brunetta, capogruppo di Forza Italia alla Camera dei deputati. "Alcuni retroscena presenti oggi sui giornali continuano a raccontare le presunte intenzioni del segretario del Partito democratico, Matteo Renzi, in merito al biotestamento e allo ius soli. Il primo, a quando riportano alcuni quotidiani, dovrebbe approdare in Aula al Senato nelle prossime settimane, il secondo sembra ormai lasciato su un binario morto perché al Nazareno cominciano ad avere paura delle ricadute negative che una sua approvazione potrebbe avere nei sondaggi. Buona notizia quest'ultima, il centrodestra avrebbe vinto la sua battaglia, pericolosa la prima" scrive su Facebook. "Il biotestamento resta un cattivo provvedimento, scritto male e sarebbe, di fatto, il preludio all'eutanasia per legge. Una cosa per noi inaccettabile. Dai retroscena emergono, inoltre - sottolinea Brunetta - aspetti inquietanti di un'eventuale accelerazione sul biotestamento. 'Se il fine vita andasse in aula - avrebbe ammesso Luigi Zanda in camera caritatis - di sicuro ci sarà qualche canguro, ci sono migliaia di emendamenti, poi sarà il presidente del Senato a decidere'. Il modulo di gioco che vorrebbero mettere in campo i dem è quello usato per le unioni civili, il cosiddetto 'canguro': un maxi-emendamento formulato apposta per saltare a piè pari migliaia di votazioni e per strozzare il dibattito parlamentare. Una forzatura assurda e irricevibile contro il Parlamento». Brunetta conclude sostenendo che "usare simili trucchetti sono di per sé la negazione del confronto politico, ma usarli per temi sensibili e delicati come il biotestamento sarebbe un'atroce ferita alla democrazia. Vigileremo per evitare simili derive e ci auguriamo che ci sia la stessa preoccupata sensibilità anche da parte del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella".
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