1 dicembre 2024
Aggiornato 20:30
Lavoro

Sky si sposta da Roma a Milano: il «benvenuto» con spillette e voucher che nasconde il dramma di tanti lavoratori

A Milano, nella sede di Sky, sta andando in scena un’operazione simpatia che non viene digerita da molti dipendenti romani

Un momento della manifestazione di un centinaio di lavoratori davanti al ministero dello Sviluppo economico. Dietro lo striscione «Sky licenzia Roma», i lavoratori chiedono a Calenda di incontrarli
Un momento della manifestazione di un centinaio di lavoratori davanti al ministero dello Sviluppo economico. Dietro lo striscione «Sky licenzia Roma», i lavoratori chiedono a Calenda di incontrarli Foto: ANSA/MAURIZIO BRAMBATTI ANSA

ROMA - A Milano, nella sede di Sky, sta andando in scena un’operazione simpatia che non viene digerita da molti dipendenti romani. Spillette da appuntare sul petto e caffè da offrire al bar: l’emittente sta provando in tutti i modi a far dimenticare un passaggio a dir poco traumatico per molte famiglie della Capitale. In questi giorni, infatti, sono arrivati quei lavoratori che avevano accettato di essere trasferiti nel capoluogo lombardo. Dal 1 novembre, ha iniziato a lavorare a Milano la redazione di Sky Tg24, ovvero una trasmissione nata nell’agosto del 2003 e cresciuta nel corso degli anni a Roma. Nonostante negli ultimi mesi abbia sbandierato con orgoglio un aumento degli utili del 139% (con ricavi aumentati del 4%), Sky ha deciso di ricorrere al trasferimento della sede romana a Milano. La decisione ha lasciato amaramente sorpresi molti dipendenti romani: lo scorso agosto, in 102 hanno ricevuto la lettera di licenziamento. Inizialmente le operazioni di riorganizzazione del personale avevano riguardato 571 dipendenti, ma per l’82% si sono trovate soluzioni consensuali.

Tribunale di Roma: «antisindacale»
Come può un’azienda considerata sana a mettere in atto simili operazioni che si concretizzano in veri e propri tagli? Nessuno, a quanto pare, è riuscito a dare una risposta. Il Tribunale del Lavoro di Roma, invece, ha considerato questa riorganizzazione di Sky come «antisindacale». A presentare il ricorso contro i tagli era stato il sindacato Ugl Telecomunicazioni. I lavoratori – secondo l’organizzazione sindacale – erano stati posti di fronte a un vero e proprio diktat, obbligati a scegliere tra il trasferimento a Milano e l’esodo incentivato: ma questo passaggio è avvenuto – secondo i legali dell’Ugl – attraverso colloqui individuali volti a far apparire come volontaria la scelta dei dipendenti. In questo modo, Sky Italia ha cercato di eludere quanto prescritto dall’ordinamento giuridico che assegna ai sindacati tempi e azioni opportune per ridurre l’impatto sociale dei trasferimenti collettivi.

Spillette e voucher per tutti
Nonostante il pronunciamento del Tribunale del Lavoro di Roma, Sky Italia ha proseguito sulla propria strada, inaugurando il nuovo telegiornale a Milano. E così, per alleggerire un trasferimento che ha più il sapore amaro del ricatto, i vertici aziendali hanno pensato bene di distribuire spillette e voucher per offrire ai nuovi arrivati un caffè. «Quanto zucchero?»...