19 aprile 2024
Aggiornato 14:30
#Atreju17

Atreju17, per i 20 anni la destra di Giorgia Meloni celebra i Patrioti

L'edizione numero 20 di Atreju, dal 22 al 24 settembre a Roma nella location delle Officine Farneto, si intitola 'È tempo di Patrioti'. Ecco il programma completo

ROMA - 3 giorni di manifestazione, un villaggio di 1200 mq, oltre 130 tra ospiti e relatori, 7 presentazioni di libri, 2 premi, 2 concerti, 150 volontari provenienti da ogni parte d’Italia, 10 stand enogastronomici. Ci siamo: 20 anni di Atreju, 20 anni di destra che si mobilita, che si incontra, che si parla, che prova a costruire il futuro del nostro Paese. L'edizione di quest'anno, dal 22 al 24 settembre alle Officine Farneto di Roma (via dei Monti della Farnesina 77, Foro Italico)  è dedicata ai patrioti, a tutti quegli italiani, con la I maiuscola verrebbe da dire, che ogni giorno faticano e si spendono per tirare su questa nazione. Sì perché oggi, 2017, si può, e si deve, ancora parlare di nazione. Di patria, appunto. «È tempo di Patrioti» è il nome dell'evento nonché il monito della leader di Fdi Giorgia Meloni che organizza la manifestazione nata nel 1997 nell’alveo del movimento giovanile di An e che prende il nome dal piccolo Atreju, il protagonista de «La Storia infinita» che combatte contro un nemico subdolo che attacca le giovani generazioni spogliandole di valori e ideali: le forze del Nulla. Oggi ci troviamo a combattere per forze simili, nell'ombra o più smaccatamente esposte, che remano contro alla nazione, privilegiandone altre a scapito nostro, per logiche economiche e non solo.

La patria, oggi
Cos'è dunque oggi la patria? Cosa vuole essere per la destra italiana? Non una nostalgica rievocazione storica e risorgimentale, ma un racconto dell’amore per l’Italia nel nostro tempo e dei mille modi in cui si può declinare nella vita quotidiana. Simbolica la scelta della location: le Officine Farneto, gli ex magazzini di casermaggio del Foro Italico utilizzati anche come fabbrica e ora trasformati in uno spazio polifunzionale. Un'ex fabbrica per dare voce a quei «patrioti di ogni giorno» ai quali nessuno presta attenzione: studenti, operai, lavoratori precari, giovani coppie, famiglie, imprenditori, professionisti, uomini e donne in divisa. Officine Farneto è la location ideale per ospitare le tante anime di Atreju: dibattiti politici, presentazioni di libri, tavoli tematici, concerti e spettacoli di musica, mostre, stand enogastronomici e aree degustazione con i prodotti tipici regionali italiani. Anche le sale del villaggio riprendono il filo conduttore della kermesse e prendono i nomi da un ‘pantheon’ di patrioti: Italo Balbo, Cristoforo Colombo, Adriano Olivetti, Guglielmo Marconi, Grazia Deledda e Luisa Spagnoli.

Gli ospiti più attesi
Per raccontare esperienze e modelli di amore per la propria terra 12 testimonial d’eccezione saliranno, sabato 23 settembre alle ore 15.30, sul palco di Atreju. Tra questi: il pm di Trani titolare dell’inchiesta sulle agenzie di rating Michele Ruggiero; il filosofo Diego Fusaro; il blogger che ha documentato il ruolo delle Ong nei flussi migratori Luca Donadel; lo psichiatra Alessandro Meluzzi; l’archimandrita siriano della Chiesa cattolica greco-melchita, monsignor Mtanios Haddad, e il coreografo Luciano Cannito. E ancora: la portavoce di «Noi Professionisti», Carla Cappiello; il segretario nazionale dell’UGL, Paolo Capone; il generale e presidente dell’Associazione Paracadutisti, Marco Bertolini; un risparmiatore vittima del salva-banche, Letizia Giorgianni. Ospite d’onore il tenore Andrea Bocelli che, in un video-intervista con Giorgia Meloni, parlerà di sé e del suo amore per l’Italia.

Gli appuntamenti da non perdere
Come di consueto il cuore della manifestazione sarà lo spazio dedicato al futuro del governo della nazione con due appuntamenti principali. Il primo è in programma venerdì 22 settembre alle 17: la padrona di casa e presidente di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni, accoglierà nel dibattito «Rigenerare. Un’Alleanza di patrioti per il governo dell’Italia» il segretario della Lega Nord Matteo Salvini; il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti; il presidente di IDEA Gaetano Quagliariello; il presidente dei senatori di Forza Italia Paolo Romani; il presidente di Noi Repubblicani-Popolo Sovrano Daniela Santanchè; il presidente di Direzione Italia Raffaele Fitto; il presidente di Energie per l’Italia Stefano Parisi. Il dibattito è moderato dal direttore di Libero, Pietro Senaldi. Domenica 24 settembre, subito dopo la proclamazione del nuovo presidente nazionale di Gioventù Nazionale Fabio Roscani, sarà il momento del dibattito clou della kermesse intitolato «Una Patria chiamata Italia: la proposta di Fratelli d’Italia per il governo della Nazione». Dalle 11 il giornalista Paolo Del Debbio presenterà le 4 relazioni programmatiche di Guido Crosetto (Rapporto dell’Italia con l’Europa), Maurizio Leo (Fisco), Marcello Veneziani (Stato e Unità nazionale) e Massimo Gandolfini (Famiglia) e l’intervento conclusivo del presidente di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni. Immancabile il confronto con gli esponenti del Governo su un tema caldo dell’attualità politica. Quest’anno ad accettare l’invito è stato il ministro dell’Interno Marco Minniti che, sabato 23 settembre alle 18, interverrà al dibattito «Difendere. I confini dell’identità e l’ondata migratoria» insieme al direttore del Tg4 Mario Giordano, al giornalista Gian Micalessin e al capogruppo di FdI alla Camera Fabio Rampelli. Nel corso della manifestazione proseguirà la raccolta firme avviata da Fratelli d’Italia contro la proposta di legge sullo Ius soli.

Spazio anche ai Comuni
Spazio anche ai Comuni, agli Enti locali e alle imminenti elezioni siciliane con due momenti. Venerdì 22 settembre alle 19 appuntamento con l’intervista del direttore de «Il Tempo», Gian Marco Chiocci, al candidato presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci. Sabato 23 settembre alle 11 la tavola rotonda «Fare. Sindaci d’Italia, patrioti del territorio» col sindaco di Amatrice Sergio Pirozzi; il sindaco de L’Aquila Pierluigi Biondi; il sindaco di Genova Marco Bucci; il sindaco di Verona Federico Sboarina; il sindaco di Pistoia Alessandro Tomasi; il sindaco di Asti Maurizio Rasero; il sindaco di Perugia Andrea Romizi; il sindaco di Savona Ilaria Caprioglio; il vice presidente nazionale dell’ANCI e sindaco di Pergola, Francesco Baldelli.

Il congresso di Gioventù Nazionale
Durante la tre giorni di Atreju si celebrerà anche il congresso di Gioventù Nazionale, il movimento giovanile di Fratelli d’Italia. 13 anni dopo l’ultimo congresso di Azione Giovani che vide l’elezione alla presidenza di Giorgia Meloni, dopo aver concluso una campagna tesseramento con oltre 10mila iscritti in tutta Italia e la celebrazione dei congressi provinciali e regionali, la giovane destra riparte da Atreju rinnovando la sua classe dirigente con la candidatura a presidente nazionale di Fabio Roscani, 27enne, romano, analista finanziario e con 10 anni di militanza politica alle spalle. Il movimento giovanile di FdI affronterà venerdì 22 settembre alle 10 nella sua Assemblea nazionale e domenica 24 settembre alle 9.30 con l’intervento conclusivo del neo eletto presidente tutti i grandi temi della gioventù italiana: la crescente disoccupazione giovanile e il mercato del lavoro, i sussidi alle giovani coppie che decidono di formare una famiglia, il sistema scolastico e universitario, la fuga dei cervelli e la mancanza di opportunità, la tutela del nostro ambiente e la lotta alle mafie. Gioventù Nazionale presenterà un manifesto generazionale che pone al centro una strutturata visione del futuro della nostra Patria. Un futuro che i ragazzi di Gioventù Nazionale iniziano a costruire da oggi da protagonisti della politica italiana.

Il «Premio Atreju»
Il «Premio Atreju» è dedicato a uomini e donne che, in ambiti diversi, hanno dimostrato talento, coraggio e spirito di libertà fuori dal comune. Scienziati, sportivi, artisti, militari, imprenditori, uomini delle Istituzioni hanno ricevuto in passato questo riconoscimento. Quest’anno la scelta è ricaduta su due personaggi particolarmente simbolici per accendere i riflettori sulla persecuzione dei cristiani nel mondo e sulla situazione difficile che sta vivendo il Venezuela. Venerdì 22 settembre, alle 20.30, consegna del «Premio Atreju» a Vanessa Ledezma Camero. Vanessa è figlia dell’ex sindaco di Caracas, Antonio Ledezma, ora agli arresti domiciliari in quanto oppositore politico del regime di Maduro in Venezuela ed è da cinque anni in esilio in Italia per proteggere le due figlie. Sabato 23 settembre, alle 20.30, consegna del «Premio Atreju» a padre Firas Lutfi. Francescano della Custodia di Terra Santa e vice parroco della parrocchia di San Francesco d’Assisi ad Aleppo, è uno dei testimoni più fedeli della guerra siriana e della difficile condizione dei cristiani in Medio Oriente.

Non solo politica...
Atreju non è solo politica, ma anche goliardia e ironia: due ingredienti che hanno fatto la fortuna della manifestazioni precedenti e che ben ne raccontano lo stile energico e irriverente. Memorabili alcuni scherzi ai relatori, dalla richiesta d’aiuto del fantomatico popolo kaziro rivolta a Gianfranco Fini ai problemi dell’inesistente borgata Pinarelli sottoposti all’allora sindaco di Roma, Walter Veltroni. L’edizione 2017 dedica uno spazio ad una star della satira sul web e sui social network: Federico Palmaroli, alias «Le migliori frasi di Osho», che sabato 23 settembre alle 19.30 condurrà il format irriverente e fuori dagli schemi «Oshow» per reinterpretare attualità e cronaca.

Spazio lib(e)ro, caffè letterario
Nel villaggio di Atreju trova spazio, come ogni anno, l’approfondimento culturale e non mancano le presentazioni di libri, che diventeranno occasioni per approfondire temi storici, culturali o di stretta attualità. Sono in totale 7 le presentazioni in programma nelle giornate di venerdì 22 e sabato 23: «Cosa significa oggi essere di destra? Alla ricerca di un popolo disperso e di una nazione negata» di Marcello De Angelis; «Nazislamismo» di Riccardo Prisciano; «Sindacalismo Nazionale: storia narrata da un protagonista» di Nazzareno Mollicone; «FUAN-Gli studenti nazionali tra piazze e atenei (Prima parte: dai GUF al ‘68)» di Alessandro Amorese; «Globalizzazione e nichilismo, Putin e Trump due risposte identitarie» di Gennaro Sangiuliano; «Crea, Credi, Cambia» di Marco Fioravanti; «Addio Cencelli. Come misurare il merito in politica» di Fabrizio Santori.

I concerti
All’approfondimento culturale si unisce l’intrattenimento: Atreju, infatti, è anche musica e spettacolo. Come ogni anno, artisti del panorama italiano si esibiranno sul palco della kermesse. Due gli spettacoli in calendario entrambi ad ingresso libero. Venerdì 22 settembre, alle 21.00, il palco di Atreju ospita il cantautore folk Davide Van De Sfroos. Storie e personaggi d’acqua saranno i protagonisti dell’appuntamento live dell’artista nato a Monza e cresciuto sul lago di Como. Quello di Van De Sfroos è un ritorno ad Atreju dopo il concerto del 2011 (a pochi mesi dalla partecipazione al Festival di Sanremo) e all’interno di un calendario di eventi dedicati al 150esimo anniversario dell’Unità d’Italia. Non mancheranno, durante il concerto, la sempre gettonata «Pulenta e Galena Fregia», il tormentone sanremese «Yanez» e l’intensa «Hoka Hey». Sabato 23 settembre, alle 21.30, Atreju accoglie il concerto della «Rino Gaetano Band», la cover band che ha rivisitato e arrangiato alcune tra le più belle canzoni del geniale cantautore calabro-romano scomparso oltre 30 anni fa. I cantanti Alessandro, nipote di Rino, e Ivan Almadori, con la collaborazione di Anna Gaetano, sorella del cantante, portano in scena con altri 4 musicisti un emozionante spettacolo-memorial che si articola tra i più grandi successi del cantante, diapositive inedite e filmati del cantautore. Lo spettacolo sarà un’occasione indimenticabile per i tantissimi fan che ancora amano e ascoltano Rino Gaetano ma soprattutto un modo per far ascoltare la sua musica anche alle persone che non lo hanno mai incontrato artisticamente, per cantare le sue canzoni piene di ironia e buoni sentimenti. Da qualche anno «Rino Gaetano" è anche un’associazione che ha creato il raduno nazionale dei fan, che si svolge come di consueto a Piazza Sempione in Roma, a pochi passi da dove ha vissuto il cantautore.