Miracolo di San Gennaro, Di Maio inprima fila
Non era semplicemente sciolto, ma quasi "ribolliva" il sangue del santo racchiuso nell'ampolla custodita nella Cappella del tesoro del Patrono di Napoli
NAPOLI - Non era semplicemente sciolto, ma quasi «ribolliva» il sangue di San Gennaro racchiuso nell'ampolla che il Cardinale di Napoli, Crescenzio Sepe, ha tolto dalla cassaforte della Cappella del tesoro del santo Patrono di Napoli alle 10 in punto. «Era completamente sciolto all'apertura della cassaforte - ha detto Sepe dopo aver raggiunto l'altare maggiore del Duomo - e lo presenteremo più da vicino alla Venerazione alla fine della messa, uscendo dalla cattedrale per benedire la città, la regione, l'Italia e la Chiesa. Grazie al Signore che ancora una volta ha manifestato la sua bontà nei riguardi di noi tutti napoletani». Secondo gli esperti del miracolo di San Gennaro è assolutamente inusuale che il sangue si sciolga fino a questo punto. «Colpisce lo straordinario aumento di volume - dice Don Doriano - particolarmente evidente, che è andato oltre la metà del contenitore». L'interpretazione è che il Santo Patrono si rivolga ai napoletani chiedendo loro di svegliarsi e agire. Già prima delle parole di Sepe, i fedeli più vicini hanno cominciato ad applaudire, poi alle parole del Cardinale con l'annuncio ufficiale è partito un grande applauso. Subito dopo è iniziata la Santa Messa.
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