Salvini sulle banche: Visco a pane e acqua, chi ha truffato i risparmiatori in galera
Matteo Salvini, dal palco della manifestazione romana 'Italia Sovrana', ha attaccato duramente il governatore Ignazio Visco. Il quale, a suo avviso, dopo i tanti scandali bancari degli ultimi tempi, andrebbe licenziato
ROMA - Tra coloro a cui Matteo Salvini, dal palco della manifestazione con Giorgia Meloni a Roma, si è rivolto piccatamente durante il suo acclamatissimo discorso, c'è stato il governatore della Banca d'Italia Ignazio Visco. Che il leader della Lega, con il sarcasmo politico che lo contraddistingue, ha definito «un fenomeno», «che in un Paese normale sarebbe stato licenziato e vivrebbe a pane e acqua».
L'attacco a Visco
Il riferimento è stato alle parole recentemente pronunciate da Visco a proposito del rialzo dello spread e dell'opportunità di ritardare l'appuntamento elettorale, nonché di chiudere «alcuni sportelli bancari». «Questo signore, che prende uno stipendio di centinaia di migliaia di euro, che guida una truppa di 7000 dipendenti che per mestiere dovrebbero controllare che non succeda nulla di strano nelle banche», si è chiesto Salvini, «dov'era quando rubavano i miliardi del Monte dei Paschi di Siena, di Banca Etruria, di Veneto Banca e della Popolare di Vicenza, della Banca Marche e della CariFerrara?».
Galera per chi ha truffato i risparmiatori
Salvini ha quindi invocato il blocco dei beni per chi «ha preso dei soldi e non li ha restituiti», e la galera per quegli «pseudo-imprenditori" che conservano i soldi nelle banche d'Europa, e hanno rovinato migliaia di risparmiatori italiani».
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