18 aprile 2024
Aggiornato 19:30
Centrosinistra

Boldrini premier, l'idea di Pisapia per battere Renzi

A novembre il suo nome era dato fra i papabili per succedere a Renzi in caso di una crisi di governo post referendum costituzionale, e ora la sua candidatura è stata riproposta da Giuliano Pisapia che la vorrebbe candidata alle primarie del Partito democratico

ROMA – E' tornata l'ipotesi di Laura Boldrini premier. A novembre il suo nome era dato fra i papabili per succedere a Renzi in caso di una crisi di governo post referendum costituzionale, e ora la sua candidatura è stata riproposta da Giuliano Pisapia che la vorrebbe candidata alle primarie del Partito democratico.

Le «doti» di Boldrini
A quanto pare il «partito dei sindaci», quella «cosa a sinistra del Partito democratico» che ha trovato come suo leader l'ex sindaco di Milano sta puntando tutte le sue carte sulla presidentessa della Camera per rilanciare «un campo progressista» che dovrebbe allearsi con il Pd alle prossime elezioni politiche. Pisapia a quanto pare non ha intenzione di esporsi in prima persona e avrebbe pensato alla ex rappresentante dell'agenzia Onu per i rifugiati in base al suo curriculum personale e politico. Impegnata professionalmente in difesa dei migranti, cosa gradita a sinistra, è stata eletta in Parlamento fra le liste della defunta Sinistra ecologia e libertà di Nichi Vendola e ciliegina sulla torta è donna e femminista, altra «dote» apprezzata dai progressisti.

Lo scenario svelato dal Corriere
Secondo il Corriere della Sera, che ha svelato il piano di Pisapia, la candidatura di Boldrini sarebbe gradita anche all'attuale segretario del Pd, Matteo Renzi perché «non vuole un avversario di comodo in questa competizione, convinto com’è che soltanto con delle primarie vere e proprie, non allestite al solo scopo di farlo vincere senza difficoltà, si potrà coinvolgere nuovamente l’elettorato di centrosinistra, portando a votare anche chi in questi ultimi tempi ha preferito restare a casa». Anche se si potrebbe sostenere il contrario, con Renzi che non vedrebbe di cattivo occhio la sfida con la presidentessa della Camera che certo non gode di grande popolarità, se non in certi «salotti buoni».

«Abboccamenti riservati tra Boldrini e Renzi»
La diretta interessata per ora non si è lasciata tirare in mezzo alla discussione, utilizzando la scusante del suo ruolo istituzionale che la vuole al di sopra delle parti, anche se, ha svelato il giornale di via Solferino «abboccamenti riservati tra Boldrini e Renzi ci sono già stati, in forma diretta e attraverso Maria Elena Boschi». Boldrini poi ha parlato recentemente di alleanze a sinistra: «Se alle prossime elezioni si vuole vincere non c’è altra alternativa che tornare insieme».