28 marzo 2024
Aggiornato 10:30
Savino (FI): non c'è più religione

Presepe musulmano a Potenza, Calderoli: «Siamo al catto-jihadismo»

Il vicepresidente del Senato ed esponente della Lega Nord Roberto Calderoli commenta la decisione di un parroco a Potenza che ha esposto un presepe per fedeli islamici infilando il burqa a Maria

ROMA - «Un prete trasforma Giuseppe e Maria in islamici? Purtroppo stiamo passando dal 'catto-comunismo' al 'catto-jihadismo'. E stiamo diventando un mondo al contrario. Sbaglia, e mi auguro sbagli in buona fede, quel parrocco che a Potenza, per compiacere i fedeli islamici, ha deciso di travisare il presepe, infilando il burqa alla statuetta di Maria e dando fattezze e nome arabo a Giuseppe, per lanciare un segnale di apertura e dialogo all'Islam». Lo afferma Roberto Calderoli, vicepresidente del Senato e responsabile organizzazione e territorio della Lega Nord.

«Abbiamo aperto tutte le porte»
«L'Italia negli ultimi venti anni - sottolinea - non ha lanciato segnali di apertura all'Islam, ma ha aperto tutte le sue porte concedendo tanto, troppo, senza mai ricevere nulla, in termini di rispetto e di reciprocità, dalle comunità islamiche presenti sul nostro territorio. E adesso arriviamo addirittura a sabotare un simbolo come il presepe? Questo è un vero sacrilegio. Forse questo parroco - continua Calderoli - soffre della sindrome di Stoccolma. E non ha buona memoria. Perché chi è che ha deciso di invaderci? I paesi africani e maghrebini che ci hanno spedito qui milioni di clandestini. Chi ha dichiarato guerra all'Occidente? Il fondamentalismo islamico e l'Isis, con i potentati arabi che lo foraggiano e lo sostengono economicamente. Chi è venuto a casa nostra a mettere in discussione i nostri valori cristiani e sociali? Chi è venuto a casa nostra facendosi i propri comodi, facendosi mantenere, arrivando persino a molestare e importunare le nostre donne, facendosi un baffo di ogni nostra regola civile, morale o sociale?».

«Ma quale dialogo?»
«Sveglia - incita Calderoli - ma quale dialogo... Sbaglia questo sacerdote, sbaglia la Cei a lasciarlo fare senza intervenire, sbaglia la Santa Sede a tacere: per un vero dialogo occorrono rispetto e reciprocità. E finora dalla parte dell'Islam di reciprocità non ne abbiamo mai vista...».

«Non c'è più religione»
Sulla stessa linea Elvira Savino, deputata pugliese di Forza Italia, che afferma: «Credevamo di averle viste tutte ma l'idea del presepe musulmano in chiesa, voluto da un parroco di Potenza, è davvero oltre l'immaginabile. La statuetta di Maria con il burqa rappresenta una inaccettabile sottomissione all'Islam. Davvero non c'è più religione, fra parroci che fanno messe in suffragio dei boss e altri che deturpano il simbolo di Natale per eccellenza, il presepe».