29 marzo 2024
Aggiornato 10:00
Antagonisti bruciano gigantografia leader Lega

Salvini a Bologna contro centri sociali: «Nazisti rossi a-sociali»

Il segretario del Carroccio, a Bologna per la presentazione del suo libro, punta il dito contro i centri sociali, protagonisti di azioni violente davanti la libreria di Piazza della Mercanzia

ROMA – Matteo Salvini torna a scagliarsi contro i centri sociali di Bologna e lo fa in seguito alle azioni violente di un piccolo gruppo di antagonisti che, per protesta contro l'arrivo in città del leader della Lega Nord, in piazza della Mercanzia ha dato fuoco alla gigantografia della copertina del libro «Secondo Matteo», scritto dal segretario del Carroccio e uscito all'inizio di maggio.

Bologna «senza zecche» il 2 giugno
Le librerie del capoluogo dell'Emilia Romagna si erano rifiutate di ospitare la presentazione del volume di Salvini, proprio perché intimorite dalle conseguenze che l'arrivo del leader leghista potesse portare con sé. Solo una libreria di Piazza della Mercanzia ha permesso che, nella giornata di ieri, Salvini incontrasse il pubblico e parlasse del suo lavoro. Sulla sua pagina Facebook arriva lo sfogo del segretario della Lega, che definisce «nazisti rossi dei centri a-sociali» i violenti di Piazza della Mercanzia. Poi Salvini rilancia l'appuntamento per la chiusura della campagna elettorale della candidata leghista Lucia Borgonzoni, il prossimo 2 giugno, «senza zecche».

Gli episodi precedenti
Gli antagonisti bolognesi si erano già resi protagonisti di azioni simili lo scorso 5 maggio. Dopo gli scontri in piazza, le azioni violente si spostano proprio in una libreria del centro in cui erano esposti i libri del leader leghista. I manifestanti del collettivo bolognese Hobo hanno fatto irruzione in alcune librerie e strappato delle copie di «Secondo Matteo». Il leader leghista posta sulla sua pagina Facebook il video degli antagonisti che assaltano la libreria e condanna il gesto: «Pazzesco – dice Salvini –. Guarda come i sinistri di HoboBologna Occupato entrano in libreria oggi a Bologna, lanciando e strappando le copie di "Secondo Matteo"!». Poi un salto indietro di oltre ottant'anni e un parallelismo celato con il celebre episodio dei libri bruciati dai nazisti Germania nazista: «Distruggere e bruciare libri, la storia insegna, non è mai sintomo di grande intelligenza».