Immigrazione, Calderoli: Cacciamo via chi non merita di stare in Italia
Per Roberto Calderoli i richiedenti asilo sarebbero coccolati dalle nostre istituzioni, ma si comporterebbero male tanto da meritare di non stare nel nostro Paese
ROMA - La Lega torna duramente sul tema caldo degli sbarchi degli immigrati sulle coste italiane. Subito via dall'Italia chi non merita di starci, «espelliamo tutti quelli che non hanno diritto ad alcun tipo di protezione». A dirlo è il leghista Roberto Calderoli, che se la prende con i «richiedenti asilo» che vengono «coccolati e viziati» ma «si comportano male».
L'invidiabile vita del richiedente asilo
In particolare, Calderoli si rifà ad un articolo uscito sul Corriere della Sera in cui viene riportata la giornata tipo del richiedente asilo. «Un impietoso reportage del Corriere oggi», spiega il leghista. Calderoli parla della «'bella vita' del richiedente asilo con la sua invidiabile giornata tipo: pranzo sfornato dal cuoco e servito in tavola, alloggio confortevole, persino il letto rifatto dalle donne delle pulizie, giornate all'insegna dell'ozio totale, tra riposo, navigazione sul web e telefonate con la scheda garantita dalle strutture che li ospitano, senza contare la paghetta per le piccole spese quotidiane, il tutto ovviamente a spese di quei fessi dei contribuenti italiani, il tutto senza ovviamente il minimo onere, non diciamo fare lavori utili, ma quanto meno imparare la lingua del Paese che li ospita. No, neppure quello, troppa fatica. Meglio avere un interprete, ovviamente pure lui a spese dei contribuenti».
Uno schiaffo ai poveri italiani
Calderoli passa ad un parallelismo tra lo stato dei rifugiati politici e quello dei milioni di italiani che vivono in povertà. «Uno schiaffo - protesta il leghista - per tutti quei nostri anziani che vanno a razzolare nelle cassette di verdura abbandonate dopo i mercati per mettere insieme qualcosa per una ministra, per quelle persone in condizioni di disagio abitativo ed economico, che non hanno i soldi neppure per concedersi un caffè o un pacchetto di sigarette». L'esponente della Lega attacca duramente anche la condotta dei richiedenti asilo: «E almeno poi questi richiedenti asilo, oltre 82mila, in pratica circa lo stesso numero di abitanti di una città come Bergamo per capirci, si comportassero bene e ringraziassero: no, manco quello, solo restando all'ultima settimana la cronaca ci racconta che un gruppo di loro si affronta a colpi di ascia in un centro di accoglienza in Puglia, che due di loro nel bresciano vengono pizzicati a spacciare droga, che un altro aggredisce una passante per strada e via dicendo».
Le lamentele
Come se non bastasse, i rifugiati politici - a detta di Roberto Calderoli - dimostrerebbero anche di non essere soddisfatti del trattamento che ricevono in Italia: «E poi le continue rivolte, perché la paghetta è in ritardo, perché il cibo non è di loro gradimento, perché non funziona una doccia, oggi nel varesotto, a Tradate, perché l'esame delle loro pratiche per il riconoscimento dello status di rifugiati procedeva a rilento». «E noi dobbiamo ospitare questa gente spendendo 35 euro al giorno per ognuno di loro? Ma non ci vergogniamo ad accettare un simile comportamento a casa nostra? Non ci vergogniamo verso i nostri anziani, i nostri disabili, che non aiutiamo con paghette, telefonini, pranzetti del cuoco e letti rifatti dalla colf?», continua l'esponente della Lega Nord.
«Cacciamoli senza passare dal via»
La riposta che questi soggetti meriterebbero, a detta del leghista, sarebbe l'espulsione: «Basta, intanto cacciamo tutti quelli che si ribellano o si comportano male, e cacciamoli subito, senza passare dal via, e poi velocizziamo le procedute per identificare gli altri, ripeto 82mila non poche centinaia, ed espelliamo tutti quelli che non hanno diritto ad alcun tipo di protezione, che poi saranno il 90% circa. Via tutta questa gente, vadano a oziare a casa loro. E utilizziamo i soldi risparmiati per i nostri anziani, i nostri malati, per chi ne ha davvero bisogno», afferma in conclusione Calderoli.