31 luglio 2025
Aggiornato 04:00
Il leader della Lega e il candidato repubblicano

Salvini a Filadelfia incontra Trump: «Diventerai premier in Italia»

Matteo Salvini arriva negli Stati Uniti prima di Silvio Berlusconi e incontra il magnate americano Donald Trump

FILADELFIA «Renzi sceglie il buonismo disastroso di Obama e Merkel, io preferisco la legalità e la sicurezza proposte da Trump!». È Matteo Salvini a parlare. Volato oltreoceano, il leader della Lega Nord non ha dubbi: il futuro presidente degli Stati Uniti deve essere il repubblicano Donald Trump. Il segretario del Carroccio arriva negli Stati Uniti per una convention del partito repubblicano americano e subito viene «benedetto» dal conservatore – che con molta probabilità sarà scelto dai cittadini americani per concorrere per i repubblicani alla Casa Bianca –: «Diventerai premier in Italia», dice Trump a Salvini.

Prima di Silvio
Il segretario della Lega arriva negli States prima di Silvio Berlusconi. Dato non da poco, se si considera che lo scontro tra i due – sulla scia delle elezioni comunali romane – è praticamente aperto. Salvini, come scrive Il Corriere della Sera, incontrando il repubblicano Trump prima dell'ex premier aggiunge un mattoncino ad ottenere la leadership nel frantumato centrodestra. Non si placano le acque su quel fronte e se Berlusconi non fa un passo indietro su Roma spingendo ancora l'ex la candidatura di Guido Bertolaso, in un'intervista Matteo Salvini arriva a definire Forza Italia un partito senza futuro.

Sulla stessa linea d'onda
Tornando alle presidenziali americane, il sito italiano Italy For Trump – che nasce proprio per sostenere il conservatore – riporta le foto dell'incontro avvenuto tra il leader di Forza Italia e il magnate americano. Venti minuti di incontro in cui i due politici si sono riconosciuti sulla stessa linea d'onda in particolare in materia di immigrazione. Il fenomeno migratorio interessa tanto l'Europa (e l'Italia) quanto gli Stati Uniti e per entrambi i politici sarebbero convinti che l'unica soluzione potrebbe essere quella di aiutare gli immigrati il più possibile nei loro paesi d'origine in modo che non sentano la necessità di varcare i confini.