28 marzo 2024
Aggiornato 10:30
l'intervista del candidato di fi

Comunali Roma, la proposta di Bertolaso: «Il centrodestra unito può vincere al primo turno»

L'ex numero uno della Protezione Civile strizza l'occhio agli altri candidati e li invita a "mettere da parte interessi personali e obiettivi politici"

ROMA - Provare a ricucire con Marchini, Storace e Meloni è l'intenzione di Guido Bertolaso, candidato sindaco a Roma per Fi, perché «uniti possiamo vincere anche al primo turno».

Bertolaso: Uniti si vince
Bertolaso è intervenuto ai microfoni della trasmissione "Ecg Regione", su Radio Cusano Campus, emittente dell'Università Niccolò Cusano e ha spiegato la sua posizione: «Mi auguro che il quadro del centrodestra cambi. Abbiamo tutti la certezza che uniti si vincerebbe, forse anche al primo turno. Si tratta di mettere da parte interessi personali, obiettivi politici anche a livello nazionale». E «bisogna rimboccarsi le maniche».

I complimenti agli altri candidati
Poi Bertolaso ha detto la sua sui candidati del centrodestra, facendo loro complimenti: «Storace è sicuramente un valore aggiunto perché è esperto e conosce bene la città. Marchini è un tecnico che può portare competenze importanti. Sarebbe fantastico se riuscissimo a unirci tutti. Ho dimenticato la Meloni? No, metto anche lei. Lei è stata una di quelli che ha avallato la mia candidatura, ha detto che sarei un ottimo city manager. Quindi - ha concluso Bertolaso - a parole c'è una grande disponibilità da parte di tutti, poi bisogna vedere nei fatti».

"Totti assessore allo sport è una bella idea"
Quella di Totti assessore allo sport «è un'idea suggestiva molto bella, ci si può pensare», ha proseguito Bertolaso ai microfoni di Radio Cusano Campus. «Credo però - ha aggiunto - che Totti non abbia intenzione di smettere di giocare e comunque credo che voglia dedicarsi alla Roma anche con un ruolo da dirigente. Mi piacerebbe che lui assieme a qualche altro giocatore della Lazio e a qualche sportivo del basket, della pallavolo, fossero testimoni della nostra città per lo sport e per ciò che gli gira attorno a livello economico e turistico».

"La Raggi sta più attenta di Grillo"
Poi l'ex numero uno della Protezione Civile ha virato su Virginia Raggi, la candidata sindaco di Roma per i Cinquestelle: «Quando parla sta molto più attenta rispetto alle sparate del suo sponsor», mentre Beppe Grillo «certe volte esprime giudizi imbarazzanti. Grillo ha i suoi problemi, le sue idee. Quando Marino fu mandato a casa, disse che a Roma il M5S avrebbe cacciato tutti i dipendenti comunali e delle aziende. Mi pare che fossero affermazioni abbastanza azzardate. Tanto è vero - ha concluso - che la Raggi quando parla sta molto più attenta.»