28 agosto 2025
Aggiornato 02:00
Confessa il 39enne autore del delitto

Omicidio Garbatella: «Aveva messo le mani sulla mia donna, l'ho ucciso»

I carabinieri ritrovano il corpo senza vita del 60enne David Maurizio in una pozza di sangue nell'appartamento dell'uomo, alla Garbatella. Decisiva la testimonianza di un vicino di casa: «L'ho visto con un uomo più giovane»

ROMA «L'ho ucciso perché aveva messo le mani addosso alla mia donna, l'ho colpito, lui ha reagito e non mi sono più fermato». Ha confessato l'uomo che ha massacrato di botte il sessantenne alla Garbatella. Si tratta di un 39enne con piccoli precedenti penali alle spalle. Pare che l'uomo conoscesse bene la vittima, la quale spesso si ritrovava in compagnia del 39enne e di altri individui non troppo raccomandabili proprio in quella casa.

Delitto passionale
Si è trattato di un delitto passionale. L'uomo di sessant'anni ritrovato morto in una pozza di sangue è stato ucciso da un trentenne, al culmine di una violenta lite. Di mezzo c'era una donna e per questo David Maurizio è stato ammazzato brutalmente nel suo appartamento in via Caffaro 24, alla Garbatella.

La testimonianza
«Ieri sera l'ho visto rincasare con un uomo di circa 30 anni verso le 21.30». A parlare è un vicino di casa, un fioraio egiziano che abita al primo piano della stessa palazzina. L'uomo dichiara agli uomini dell'Arma che David era entrato nel suo appartamento con un altro uomo, più giovane di lui. «Lui era tranquillo, il giovane sembrava teso – continua a raccontare il testimone –. David ha preso la posta e mi ha detto buonanotte. Era una persona molto simpatica ma spesso era ubriaco e chiedeva sempre soldi. Era separato e per un periodo la figlia, che fa la parrucchiera a Centocelle, aveva abitato con lui ma poi se n'è andata».

La denuncia per stalking
Testimonianza importante, quella del vicino, che non omette un particolare importante: a vittima era stata denunciata per stalking dalla ex moglie e venerdì prossimo si sarebbe dovuto tenere il processo. Le parole del fioraio indirizzano gli investigatori sulla pista giusta: quella del delitto passionale. A confermarlo le indagini e poi la confessione del 39enne. A trovare il corpo senza vita di Maurizio è stato un Carabiniere di quartiere, nel pomeriggio di giovedì, a poche ore dall'efferato omicidio.