27 agosto 2025
Aggiornato 21:30
La proposta di sel

Olimpiadi a Roma, tra il "No" e il referendum c'è la terza via

L'esponente di Sel, Giancluca Peciola, propone "quella dello sport sociale e popolare". Può funzionare?

ROMA - La candidatura di Roma alle Olimpiadi del 2024 continua a far discutere nei palazzi della politica e divide gli animi dei romani. Ecco la proposta di Sel per sciogliere il dubbio amletico che attanaglia la Capitale.

Olimpiadi: sì o no?
«In merito alla discussione che si è aperta sulle Olimpiadi voglio precisare alcuni elementi fondamentali, per fare anche chiarezza rispetto ai manicheismi in campo. Ricordo a Giachetti che il Gruppo Sel votò sì alla mozione approvata in Assemblea capitolina, ma il testo impegnava il Sindaco a presentare la candidatura di Roma ai giochi olimpici. Nell'atto, grazie al Gruppo Sel e ad alcuni consiglieri del Pd, sono stati inseriti principi importanti come la valorizzazione degli impianti sportivi esistenti e di periferia, la sostenibilità ambientale e il controllo dei costi». Lo dichiara in una nota Gianluca Peciola, esponente di Sel.

Peciola: Ricordiamoci di Tsipras
«Vorrei dire, poi, a Fassina, che pur condividendo la scelta del referendum, che è sempre occasione di partecipazione popolare, come ci insegna Alexis Tsipras, c'è anche una terza via. Tsipras non ha detto Europa sì o no, ha scelto l'Europa sociale dei popoli e del rifiuto delle politiche di austerità. Penso che dentro il referendum si possa contemplare la possibilità di fare delle Olimpiadi un'opportunità per impegnare le risorse per rigenerare gli impianti sportivi esistenti e di periferia, per incrementare le palestre popolari e lo sport sociale e al tempo stesso per potenziare la mobilità pubblica e i servizi.", spiega l'esponente di Sel.

La "terza via" di Sel
«Le Olimpiadi potrebbero essere anche un modo per valorizzare gli impianti sportivi di base in cui si promuove lo sport sano e da cui escono campioni come Giovanni De Carolis della palestra popolare della Montagnola. Fare incontrare l'occasione delle Olimpiadi con l'utilizzo pubblico delle risorse che l'impianto referendario di Fassina propone. C'è un'altra idea di Olimpiadi ed è quella che noi dobbiamo perseguire. Nel comitato ci potrebbero essere urbanisti della scuola della rigenerazione urbana, ambientalisti e sostenitori dello sport sociale e popolare. Auspico che proprio su questa terza via ci sia convergenza ampia non soltanto della politica ma soprattutto dei romani", conclude Peciola. (Fonte Askanews)