19 aprile 2024
Aggiornato 08:30
previste 1200 assunzioni

Regione Lazio, una svolta storica per la sanità: Zingaretti sblocca il turn over

Finalmente in programma la stabilizzazione dei precari regionali

ROMA - «Oggi è una giornata storica per la regione Lazio. Siamo soddisfatti della firma di questo decreto che rappresenta una prima vera grande svolta che impatta con la condizione di vita per tantissimi lavoratori della sanità». Ad annunciare la novità attesa da tempo, ovvero la firma del decreto sblocca turn over, il presidente della regione Lazio, Nicola Zingaretti, insieme ad Alessio D'Amato a capo della cabina di regia della sanità del Lazio, e al subcommissario alla sanità, Giovanni Bissoni.

Previste 1200 assunzioni a tempo indeterminato
Dunque dopo 10 anni la regione torna ad assumere a tempo indeterminato e nei prossimi 3 anni saranno 1.200 le persone tra medici, infermieri e tecnici che entreranno in servizio nei ranghi della sanità laziale e la metà del nuovo personale, circa 600 persone, sarà composto dai precari. «Un fatto storico che permette di dare respiro alle aziende sanitarie e a quelle ospedaliere che in questi anni hanno subito una forte cura dimagrante sul fronte della forza lavoro, poiché con il commissariamento la regione Lazio aveva visto preclusa la possibilità di rimpiazzare le uscite per pensionamento» è stato ricordato oggi nella sede della giunta regionale. Scendendo nel dettagli dal prossimo triennio ad iniziare dal 2016, sarà avviata la stabilizzazione di almeno 425 precari, nello specifico medici, infermieri e operatori in servizio da più di 3 anni.

Una svolta storica per la regione Lazio
«Con il decreto inizia finalmente la stabilizzazione dei precari della sanità del Lazio. Abbiamo programmato con ventuno sigle sindacali l'avvio delle assunzioni nel triennio di almeno 1200 nuove unità, che saranno 1200 unità figlie di due svolte storiche: uno è il blocco del turn over, già passato dal 10 al 30%, ma che passerà ogni anno al 40 e poi al 50% negli anni successivi». Così il presidente della regione Lazio, Nicola Zingaretti, sottolineando che «questo vuol dire che riprenderanno politiche di personale legate alle esigenze della rete ospedaliera e della sanità. Seconda grande svolta è che finalmente dopo 10 anni iniziamo con la stabilizzazione del personale precario. Questo è importantissimo - ha aggiunto - perché il blocco delle assunzioni ha creato tante consulenze e tanto precariato. Invece oggi possiamo iniziare la stabilizzazione. Questo vorrà dire più tutele e garanzie per il lavoratori: ricordiamo che in molti anni le conferme dei contratti si davano a novembre per l'anno successivo. E poi noi ci auguriamo che questi numeri di 1200 oggi assolutamente compatibili con la riduzione della spesa sanitaria, se i conti andranno meglio e non tagliano il fondo, potranno ulteriormente crescere. Il Lazio aspettava da 10 anni, ora la notizia è arrivata ed è una bella e nuova svolta» ha concluso Zingaretti.

Lo sblocco del turn over aiuta i precari
«Lo sblocco del turn over per i lavoratori della sanità del Lazio è un'ottima notizia. Ora si potranno risolvere situazioni di grave disagio delle Asl e delle Aziende ospedaliere dovute al blocco delle assunzioni e si potrà dare finalmente una risposta positiva ai tanti lavoratori che da anni aspettano una stabilizzazione del proprio posto di lavoro», così la senatrice Pina Maturani, vicepresidente del gruppo Pd e membro della commissione Sanità del Senato, ha commentato la firma da parte del presidente Zingaretti del decreto sblocca turn over. «Con la fine del commissariamento, che per dieci anni ha impedito alla Regione di fare nuove assunzioni e di rimpiazzare le uscite per pensionamento - ha sottolineato Maturani - si potrà tornare ad assumere e a farlo a tempo indeterminato. I numeri parlano chiaro: in 3 anni ci saranno 1.200 assunzioni, 600 delle quali saranno frutto della stabilizzazione di lavoratori precari. Una bella notizia per la sanità della nostra Regione e per i tanti lavoratori della sanità, medici, infermieri e tecnici che entreranno in servizio nei ranghi della sanità laziale» ha concluso Maturani. (Fonte Askanews)