20 aprile 2024
Aggiornato 06:30
Tribunale: «Si cerchi un lavoro»

Casamonica, giudici all'esponente del clan: «Non frequenti osterie e bettole»

Consiglio Casamonica, 47enne affiliato della famiglia malavitosa romana, già condannato per traffico di stupefacenti, avrà una sorveglianza speciale al termine degli arresti domiciliari

ROMA - «Darsi immediatamente alla ricerca di un lavoro», e poi «fissare la propria dimora e di non allontanarsi senza avvisare l'autorità giudiziaria», quindi «vivere onestamente, rispettare le leggi e di non associarsi abitualmente a persone che hanno subito condanne». Vietato, ovviamente, portare e detenere armi, «partecipare a pubbliche riunioni» e «trattenersi abitualmente nelle osterie e nelle bettole». Così come è a rischio 'sanzione' fare rientro a casa oltre le 21.30 e uscire la mattina prima delle 7 «senza comprovata necessità». Questo scrive il tribunale di Roma, sezione misure di prevenzione, nei confronti di Consiglio Casamonica, 47 anni, esponente dell'omonimo clan. Lui è agli arresti domiciliari, ma nei suoi confronti è stata applicata anche la sorveglianza speciale per due anni con obbligo di soggiorno nel comune di residenza (Roma) «in considerazione del numero e delle tipologia dei reati posti in essere e dell'effettivo ed elevato grado di pericolosità».

La carriera nello spaccio
La Procura della Capitale per Consiglio Casamonica aveva chiesto un anno in più di sorveglianza alla luce dei molti precedenti penali accumulati dal soggetto in questione, con condanne definitive per ricettazione (da minorenne), truffa e una serie di violazioni. Consiglio Casamonica è stato quindi arrestato in flagranza (nel 2010) per spaccio di droga e poi è stato condannato (nel 2013) a dieci anni e mezzo di reclusione per partecipazione a un'associazione per delinquere finalizzata al traffico di stupefacenti. Nel motivare il provvedimento, il presidente del collegio Guglielmo Muntoni, e i giudici Franca Amadori e Marco Patarnello, hanno preso atto che Consiglio Casamonica «ha lavorato per periodi molto brevi e che solo occasionalmente ha presentato la dichiarazione dei redditi», ispirandosi «a una condotta di vita dedita allo spaccio di cocaina».

Persona attualmente pericolosa
Casamonica, inoltre, «è rimasto insensibile agli interventi dell'autorità giudiziaria, anche violando ripetutamente le prescrizioni impostegli con la misura cautelare, sicchè in tutta evidenza - si legge - può essere considerato persona attualmente pericolosa che, per il suo comportamento, mette a repentaglio la pubblica sicurezza». E poco importa che Casamonica adesso sia ai domiciliari: «L'attuale condizione detentiva - spiegano i giudici - non esclude affatto la pericolosità dello stesso», tenuto conto di «situazioni e fatti desunti della personalità globalmente considerata e da circostanze fattuali concretamente rappresentate da tutte le vicende (giudiziarie e non) che lo hanno visto protagonista, anche in tempi recenti».
 



(con fonte Askanews)