Zingaretti: Il Santo Spirito ridato alla città
Il presidente Zingaretti presenta insieme al direttore generale della ASL RmE, Angelo Tanese, il progetto e l'avvio del cantiere del Polo Museale di Santo Spirito in Sassia, a Roma, a pochi passi dal Vaticano
ROMA - «Con i lavori per il restauro del complesso di Santo Spirito in Sassia, si donerà a Roma, alla città e al mondo un nuovo polo culturale di straordinaria bellezza e rilevanza ma soprattutto si chiude in positivo questa brutta storia». Parole del presidente della regione Lazio, Nicola Zingaretti, nel presentare insieme al direttore generale della ASL RmE, Angelo Tanese, il progetto e l'avvio del cantiere del Polo Museale di Santo Spirito in Sassia, a Roma, a pochi passi dal Vaticano.
Quasi quattro milioni dalla Regione
3.659.040 euro l'importo complessivo con i fondi della Regione Lazio con l'apertura del cantiere prevista a inizio 2016, 540 i giorni per ultimare i lavori. «Erano soldi impegnati da 10 anni, per problemi amministrativi e burocratici era tutto bloccato - ha detto Zingaretti - fondi che erano in bilancio, non si era riusciti fino ad ora a dare il via ai lavori che ora, invece si sbloccano. Parliamo di opere di straordinario e inestimabile valore è vista l'importanza dell'ospedale Santo Spirito si parla di un pezzo della cultura di Roma - ha aggiunto il presidente - perché da centinaia di anni questo luogo è tutt'uno con la storia delle famiglie della Capitale. Purtroppo era abbandonato o in parte che richiedeva dei restauri e si chiude con questo avvio un'altra bella storia di una buona amministrazione che si impegna e vuole cambiare le cose».
Una parte della memoria della città
«E' un'operazione che per un'azienda sanitaria - ha spiegato il dg della Asl RmE - non essere considerata prioritaria, ma che invece diventa importante nel momento in cui recuperiamo anche una memoria e una tradizione di questa città. Il Santo spirito è uno degli ospedali più antichi del mondo». A chi gli chiedeva se ci sarà un biglietto per visitare il Polo museale, Tanese ha replicato: «Per noi questo è anche un modo di valorizzare un patrimonio. Quando i lavori saranno conclusi l'azienda potrà indire un bando e dare in gestione il Polo con dei proventi che andranno a finanziare le attività sanitarie dell'azienda. D'altronde già lo facciamo perché questo Complesso è stato spesso affittato per eventi, al Santa Maria della Pietà c'è il Museo della Mente che anch'esso ha un biglietto».
(con fonte Askanews)