27 aprile 2024
Aggiornato 00:30
La denuncia della lista marchini

Migliaia di documenti del Comune di Roma giacciono abbandonati e incustoditi

Decine di Tir, migliaia di scatoloni e miliardi di fogli di carta: sono tutti i documenti sulla gestione del patrimonio immobiliare comunale riconsegnati al Comune di Roma e buttati in un capannone

ROMA - Alfio Marchini apre un altro vaso di Pandora dopo "Affittopoli" e "Svendopoli». E' la volta della gestione del patrimonio immobiliare comunale di Roma ad opera della Giunta Marino: una faccenda così surreale da far rabbrividire i cittadini romani.

La denuncia della Lista Marchini
Decine di Tir, migliaia di scatoloni e miliardi di fogli di carta: sono tutti i documenti sulla gestione del patrimonio immobiliare comunale riconsegnati al Comune di Roma e buttati in un capannone all'ex Fiera di Roma. È la denuncia di Alessandro Onorato, capogruppo della Lista Marchini che, nel corso della trasmissione «L'Arena», condotta da Massimo Giletti su Rai Uno ha dichiarato: «Proprio in questo studio Alfio Marchini lo scorso anno ha denunciato gli scandali romani di 'Affittopoli' e 'Svendopoli' mentre i rappresentanti della Giunta Marino continuavano ad assicurare che era tutto in regola, tutto efficiente e tutto sotto controllo. Invece mentivano sapendo di mentire: in quel capannone e in quegli scatoloni c'è tutta la storia delle loro bugie».

Chiunque può entrare e rubare i documenti
«In quel capannone - ha spiegato Onorato - c'è la storia degli oltre 40mila immobili del comune di Roma amministrati dalla Romeo fino allo scorso maggio, quando la gestione è passata a un'altra società. Ci sono i contratti di affitto sottoscritti e i prezzi praticati, le utenze, i contenziosi, gli immobili occupati. Tutte le case popolari, le case di pregio, i negozi, i garage, terreni e molto altro. Alla faccia degli archivi efficienti! Su quali quali basi oggi si chiedono gli affitti a chi sta in una casa popolare? Da maggio in poi si sono chiesti affitti senza considerare ad esempio se una persona avesse perso il lavoro o se avesse un figlio in più a carico. È un'indecenza! Per non parlare della sicurezza: quel deposito non è vigilato e chiunque potrebbe entrare per prendere il proprio fascicolo e farlo sparire. Pensate a chi ha occupato una casa: se i documenti di quella casa scompaiono, come fa il Comune a dimostrare alle autorità competenti l'abuso? Così si rischia l'anarchia. Senza aspettare altro tempo s'intervenga immediatamente». (Fonte Askanews)