19 aprile 2024
Aggiornato 10:00
Tra i contestatori esponenti di FdI

Marino contestato a Tor Sapienza: «Voi rappresentate la mafia»

«Voi rappresentate la mafia, noi i cittadini per bene»: è così che il sindaco Ignazio Marino, a Tor Sapienza, affronta i contestatori, esponenti di Fratelli d'Italia. Da quello stesso partito, declama Marino, arrivava il sindaco Gianni Alemanno, indagato per associazione mafiosa

ROMA - Il sindaco di Roma Ignazio Marino ha affrontato a muso duro i contestatori arrivati dalla vicina Tor Sapienza a contestarlo all'inaugurazione della Prenestina bis. «Ringraziamo i cittadini che, con il simbolo di Fratelli d'Italia, - declama a voce sostenuta dal piccolo palco allestito all'ingresso del cantiere - sono venuti a ricordarci che quando governavano loro i fondi finivano nelle tangenti e qui per cinque anni non s'è fatto nulla».

Da FdI Alemanno, indagato per associazione mafiosa
«Grazie - replica ancora Marino al gruppo che fa salire le voci al suo attacco - dunque per essere venuti a ricordarci che il partito della Meloni aveva il sindaco Alemanno indagato per associazione mafiosa. Grazie per essere venuti a ricordarci che voi rappresentate la mafia, noi rappresentiamo i cittadini per bene, la città per bene, che quando mette un cartello che indica che in 6 mesi terminerà il lavoro lo fa». E lo fa, aggiunge Marino «non per cercare con i collaboratori di ottenere tangenti o di sprecare denaro pubblico, ma perché vuole che i lavoratori possano migliorare la qualità della vita dei nostri cittadini».

La protesta non era solo di FdI
«Grazie a coloro che sono venuti qua perché vogliono con la loro presenza marcare la differenza con la nostra amministrazione». Alcuni dei comitati provano ad avvicinarlo, quando scende dal palchetto, per chiarire le proprie ragioni: «con i roghi dei Rom i nostri bambini muoiono», gli dice una signora. «Se sei davvero un medico te ne dovrebbe importare», incalza un'altra. Altre signore rimarcano con i giornalisti che «la protesta non era tutta di Fratelli d'Italia. I comitati ci sono, siamo noi». Ma il sindaco finisce il giro e se ne va.

(con fonte Askanews)