Rutelli: «Enormi le differenze con il Giubileo del 2000»
L'ex primo cittadino romano Francesco Rutelli tira le somme sulla questione Giubileo: quello del 2000 non era straordinario e la gestione fu programmata e meticolosa, tanto che i lavori potevano dirsi conclusi già nel 1999
ROMA (askanews) - Le differenze tra il Giubileo del 2000 e quello di oggi? «Differenze enormi con il 2000: per iniziare, quello era stato preannunciato da sette secoli. Poi ci fu la volontà di Giovanni Paolo II di farne un evento mondiale e credo che i risultati siano stati importanti. Dal punto di vista pratico, voglio dare delle cifre esatte: lo Stato destinò a Roma e al Lazio 3500 miliardi di lire, circa 1750 milioni di euro, e la metà circa andò al Comune di Roma. Il Comune ebbe, tradotto in euro, circa ottocentocinquanta milioni di euro in quattro anni, e non in un anno solo». Così l'ex sindaco di Roma e consulente del Pontificio Collegio della cultura per i cammini spirituali, Francesco Rutelli, a margine di un evento a Roma legato alla via Francigena.
Lavori finiti già nel '99
«Avemmo tempo, e io fui nominato commissario straordinario di governo con funzioni di coordinamento anche per sovrintendere i lavori di altre amministrazioni, come i restauri dei beni culturali, la terza corsia del Gra, la Roma-Fiumicino, tratti di ferrovia, nuove stazioni. I fondi arrivarono in 4 esercizi finanziari, in media più di 200 milioni di euro l'anno, per il Comune. I lavori erano finiti quasi tutti a fine '99, ma noi continuammo a lavorare in particolare per Tor Vergata, avevamo finito i lavori in città e ci dedicammo alla grande area per la Giornata della Gioventù. Erano cifre importanti, programmate. I lavori finirono al 96 per cento nei tempi stabiliti, senza avvisi di garanzia e nessuna vittima sul lavoro. Io in questa occasione mi occupo da circa 2 anni del 'cammino': ne ho parlato col papa un paio di volte, gli proposi questo tema dell'ingresso a Roma a piedi. Lui 'mi affidó' al cardinale Ravasi, al Consiglio della cultura per cui ho collaborato».
Le differenze di vedono
«E poi (ha detto con una battuta) mi sono messo a fare lobby - ha detto Rutelli - li ho martellati per due anni per portare avanti questi piccoli, piccolissimi lavori rispetto a quelli di cui abbiamo parlato. Sono di grande valore simbolico, un messaggio positivo che viene dalla città», ha concluso.
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