Mauro: Renzi fa riforme solo per il potere
Per Mario Mauro quello messo in piedi dal governo Renzi è un attacco alla democrazia. La modifica riguarda 68 articoli della Costituzione «e quasi tutti lo ignorano per effetto della propaganda governativa alimentata dal sistema mediatico all'insegna del principio: 'Il popolo meno sa meglio sta'»
ROMA (askanews) - «Dietro la modifica costituzionale c'è il progetto di potere di Renzi e dei suoi amici piuttosto che una genuina esigenza di riforma. Alla fine di questo percorso, che comprende anche la riforma elettorale, avremo di fatto troppo potere nelle mani di pochissime persone». Lo afferma, in una nota, il senatore Mario Mauro, presidente dei Popolari per l'Italia.
Difendere la democrazia
Mario Mauro fa appello «ai cittadini italiani, le associazioni, la Chiesa e le confessioni religiose in genere, i sindacati e tutte le cosiddette formazioni intermedie a porre la massima attenzione a quanto accadrà nei prossimi giorni nel Senato della Repubblica. La qualità della libertà e della democrazia nel nostro Paese dipenderanno da quegli eventi». A giudizio di Mauro, «l'errore più grande, trattando la modifica della Costituzione, sarebbe cedere alla suggestione di un banale contrasto tra innovatori e conservatori».
La propaganda di Renzi offusca l'attacco alla democrazia
«La dialettica in realtà è tra coloro che vogliono conservare al Paese una Costituzione repubblicana nella quale i poteri dello Stato vivono in equilibrio e coloro che concepiscono lo Stato come la banda che ha vinto. La riforma costituzionale in corso - spiega Mauro - non è appena una questione di Palazzo in cui si decide del destino di poche decine di senatori, come cerca di contrabbandare Renzi. La modifica riguarda 68 articoli della Costituzione e quasi tutti lo ignorano per effetto della propaganda governativa alimentata dal sistema mediatico all'insegna del principio: 'Il popolo meno sa meglio sta'», come dimostra - secondo Mauro - «la puntigliosità con cui molte testate rinunciano alla discussione su questo tema sottolineando che 'è troppo difficile per i cittadini'».