Il parroco: La messa in suffragio del boss non sia uno scandalo
La Cerimonia si terrà nella parrocchia si San Girolamo Emiliani, a Morena. Il parroco afferma che i Casamonica frequentano la parrocchia, «non hanno mai dato alcun problema»
ROMA (askanews) - «Non capisco lo scandalo. Non capisco tutto questo interesse mediatico. E' una famiglia che chiede una messa per una persona che è morto. Non c'è nessun crimine. A chi critica dico che come diceva Gesù 'non sono i sani che hanno bisogno, ma i malati'». Domani i parenti e gli amici di Vittorio Casamonica faranno tenere una cerimonia in suffragio del loro caro. Dopo il funerale con elicottero e carro funebre trainato da cavalli potrebbe essere una ulteriore occasione di polemica. Padre Francesco Fissore risponde tranquillo. Parroco della chiesa di San Girolamo Emiliani, in via Bellico Calpurnio 90, nel VII municipio, ben dentro la borgata di Morena, tra la Tuscolana e l'Anagnina, a Roma, spiega: «Da ieri continuo a ricevere telefonate di giornalisti per questa storia. A chi mi ha chiesto la messa avevo raccomandato la riservatezza, chiedendo di non mettere i manifesti insomma. Poi mi si dice che la notizia della messa di domani arriva dalla polizia. C'è da rimanere senza parole».
Le parole del parroco
Padre Fissore è da due anni il responsabile della chiesa. «Conosco i Casamonica? A casa loro non ci sono andato, perché nessuno lo ha mai chiesto. I figli, i nipoti, i ragazzi, frequentano l'oratorio e le altre attività. Sono cristiani, pregano. A noi non hanno mai dato alcun problema. Hanno un loro modo di fare. Adesso si dice stile gipsy. Non mi sembra una cosa da fuorilegge. In una messa di suffragio, 'di ottava' come si dice a Roma, ad otto giorni dalla morte, si chiede solo che il Signore che abbia pietà, si chiede solo questo». In questi giorni ha parlato con qualcuno di coloro che le hanno chiesto la messa? «L'ho fatto, perché un sacerdote deve farlo. Si sono detti confusi e meravigliati di tutto il clamore suscitato. Il funerale era una cosa loro, insomma».
«La messa non sia uno scandalo»
San Girolamo Emiliani è una chiesa a pianta ottagonale e nelle vetrate del portale d'ingresso sono rappresentati la Trinità, l'Annunciazione, san Pietro e san Paolo. Costruita nell'ottobre 1975 è affidata, sin dalla sua fondazione, alla cura pastorale della Provincia italiana dei chierici regolari di Somasca, detti Padri Somaschi. La parrocchia - si spiega nei manuali - ha ricevuto la visita pastorale di papa Giovanni Paolo II il 1 dicembre 1996. «La messa di domani non deve essere uno scandalo - continua padre Fissore - è un fatto normale. Noi stiamo qui a pregare e non a convincere qualcuno a far qualcosa di male. Il mandato di un sacerdote è quello di andare in mezzo agli umili, agli ultimi, e spiegare che bisogna chiedere perdono. Non c'è nessun male».