28 marzo 2024
Aggiornato 20:30
Doddi (Idv) chiede spiegazioni al presidente Commissione sanità

Perché depotenziare il reparto maternità di Colleferro?

«Scelta insensata e antieconomica», afferma Salvatore Doddi, che, rivolgendosi al presidente della Commissione sanità regionale Rodolfo Lena, già sindaco di Palestrina, pretende delle spiegazioni

ROMA (askanews) - «La scelta di depotenziare, con un vero e proprio colpo di mano, un nosocomio efficiente, attrezzato e ben collegato, come quello di Colleferro, a pochi passi dall'autostrada Roma-Napoli, a vantaggio del reparto di ostetricia e neonatologia di Palestrina, merita delle spiegazioni». Così Salvatore Doddi (Idv), segretario regionale Idv Lazio.

Il presidente della Commissione faccia chiarezza
«Noi dell'Idv, partito che fa della trasparenza e della legalità la sua bandiera, chiediamo al presidente della Commissione sanità regionale Rodolfo Lena, già sindaco di Palestrina, le motivazioni di tale insensata e antieconomica scelta, che passa sulla testa dei cittadini per mero interesse di bottega»«I numeri ci danno ragione: infatti, da una statistica della Regione Lazio, effettuata nel periodo 6-31 luglio all'ostetricia e neonatologia di Palestrina, dei 71 parti effettuati 12 risultano di donne della località stessa mentre 9 sono di Colleferro, ospedale sacrificato da chi è in grado di imporre il proprio volere in Regione», continua il segretario regionale Idv Lazio.

Scelta insensata
«La soppressione di un reparto di maternità importante come quello di Colleferro, non certo con un numero residuale di parti, è stata oggetto di dispute da cortile, per non dire da bacino elettorale. Balza agli occhi anche il dato dei parti cesarei: 30 rispetto ai 71 totali, più del 40% che mette in dubbio l'efficienza della struttura prescelta come 'casa madre' principale della Valle del Sacco. L'alta percentuale di partorienti è normale se intorno si crea il deserto», ha concluso il segretario Doddi.