26 aprile 2024
Aggiornato 00:00
La Lega Nord attacca la riforma della Rai

Crosio (Ln): «E' il Pd a oscurare Telerenzi»

Il senatore della Lega Nord Jonny Crosio ha fortemente criticato la riforma della Rai, a suo avviso manifesto evidente dell'arroganza del premier Matteo Renzi

ROMA (askanews) - «La Lega Nord non voterà questo provvedimento, che è ancora più fallimentare di quanto si poteva presumere. L'arroganza di Matteo Renzi non conosce limiti e confini, con risultati peggiori ancora del previsto. Ma questa TeleRenzi è stata oscurata dallo stesso Pd ed è impensabile che siano le opposizioni a salvare questo provvedimento». Lo ha detto il senatore della Lega Nord, Jonny Crosio in sede di dichiarazione di voto sul ddl di riforma della Rai.

Non è una riforma seria
«La Lega Nord avrebbe voluto contribuire a un testo condiviso di riforma seria del servizio pubblico, come ad esempio si è potuto fare con altri provvedimenti, penso al codice per gli appalti - ha proseguito Crosio - e ha presentato inizialmente solo 50 emendamenti di merito, che sono stati però del tutto ignorati e non hanno minimamente inciso. Perciò ci siamo irrigiditi»«Credo che su questa riforma Rai ci sia il vero fallimento di Matteo Renzi, che continua a illudere gli italiani facendo credere loro di fare le riforme per modernizzare il Paese» ha concluso Crosio.

Critiche
Il senatore si era già espresso in questa direzione nei giorni scorsi: "La lettera del ministro Padoan sul rinnovo del cda della Rai ci lascia molto perplessi, sia nella sostanza quanto nel metodo. Avesse aspettato almeno venerdì sarebbe stato molto più opportuno. Quanto ci chiediamo ora è: sulla riforma Rai è prevalente il pensiero del governo, della Vigilanza o del lavoro del Parlamento?». E aveva aggiunto: «Vorremmo capire se nella mente confusa del governo c'è l'intenzione di iniziare la settimana prossima l'iter per il rinnovo del cda, visto che domani mattina il presidente della Vigilanza Rai, Fico penso voglia convocare la commissione chiediamo che lei presidente Grasso interceda col il governo perchè con il rinnovo del cda Rai si rispetti almeno il lavoro della commissione e del Parlamento».