19 aprile 2024
Aggiornato 21:00
Forza Italia punta il dito contro il presidente

Aurigemma: «Da Zingaretti solo annunci, pendolari abbandonati»

Il presidente della Regione Lazio inaugura il nuovo treno Vivalto, assicurando miglioramenti per i pendolari. Da Forza Italia, Antonello Aurigemma risponde al presidente: non sarà un treno a migliorare l'odissea cui fanno fronte ogni giorno i pendolari del Lazio

ROMA (askanews) - «Per Zingaretti basta un Vivalto, peraltro acquistato con fondi delle precedenti giunte, per risolvere il problema dei trasporti». A pronunciare queste parole è il capogruppo di Forza Italia della Regione Lazio, Antonello Aurigemma che commenta l'inaugurazione di un nuovo treno da parte del presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti, che parla di 1500 posti in più per i pendolari laziali.

L'odissea quotidiana dei pendolari
Come spiega Aurigemma, Zingaretti inaugura il Vivalto «Dimenticandosi, però, che proprio oggi alcune corse della tratta Roma Viterbo sono state cancellate; oppure si dimentica dell'odissea semi-quotidiana che incontrano i pendolari da e per la provincia pontina e la Ciociaria. Senza parlare poi del capitolo Rieti, di tutte le polemiche sullo scambio gomma-rotaia che sta facendo infuriare i pendolari sabini, e dei tagli effettuati da quest'amministrazione per quanto riguarda il trasporto su gomma».

Solo annunci dalla Regione
«Questa - ha detto - è la dimostrazione della superficialità di quest'amministrazione. Mentre i cittadini, studenti e lavoratori convivono ogni giorno con ritardi, disservizi e condizioni di viaggio critiche, il Presidente si limita a qualche annuncio e a un bel taglio di nastro, immaginando di aver risolto tutto. Zingaretti, con il braccio destro inaugura un Vivalto, e con l'altro sta portando la situazione sempre più al collasso, con scelte scriteriate. Noi lo invitiamo a vivere per un giorno a contatto con i pendolari, percorrendo il loro stesso tragitto. Solo in quel modo si renderà conto del fallimento delle sue politiche anche su questo settore», ha concluso Aurigemma.