23 aprile 2024
Aggiornato 09:00
Il Pontefice incontra i tennisti

Il Papa ai tennisti: sport competitivo, non cedete al doping

«Il vostro è uno sport molto competitivo, ma la pressione di voler conseguire risultati significativi non deve mai spingere a imboccare scorciatoie come avviene nel caso del doping». Così Papa Francesco ai membri della Federazione Italiana Tennis, ricevuta alla vigilia degli internazionali di Roma.

CITTA' DEL VATICANO (askanews) - «Il vostro è uno sport molto competitivo, ma la pressione di voler conseguire risultati significativi non deve mai spingere a imboccare scorciatoie come avviene nel caso del doping». Così Papa Francesco ai membri della Federazione Italiana Tennis, ricevuta alla vigilia degli internazionali di Roma.

«Mettetevi in gioco con gli altri e con Dio»
«La Chiesa - ha detto Bergoglio - si interessa di sport perché le sta a cuore l'uomo, tutto l'uomo, e riconosce che l'attività sportiva incide sulla formazione della persona, sulle relazioni, sulla spiritualità. Voi atleti avete una missione da compiere: poter essere, per quanti vi ammirano, validi modelli da imitare. E anche voi, dirigenti, allenatori e operatori sportivi - ha sottolineato - siete chiamati a dare buona testimonianza di valori umani, maestri di una pratica sportiva che sia sempre leale e limpida. Il vostro è uno sport molto competitivo, ma la pressione di voler conseguire risultati significativi non deve mai spingere a imboccare scorciatoie come avviene nel caso del doping. Come è brutta e sterile quella vittoria che viene ottenuta barando sulle regole e ingannando gli altri!», ha detto il Papa, che ha poi detto: «Mettetevi in gioco con gli altri e con Dio, dando il meglio di voi stessi, spendendo la vita per ciò che davvero vale e che dura per sempre».

Lo sport è una strada educativa! 
«Cari fratelli e sorelle, vi ringrazio di essere venuti, e così numerosi!», ha detto il Papa nell'udienza alla Federazione Italiana Tennis. «Ringrazio il Presidente per le sue cortesi parole. Un saluto speciale lo rivolgo ai bambini presenti - sono tanti! - che partecipano a un progetto ludico-motorio organizzato dalla Federazione Italiana Tennis. In diverse occasioni ho parlato dello sport come esperienza educativa. Oggi lo voglio ribadire: lo sport è una strada educativa! Ci sono tre strade, tre pilastri fondamentali per i bambini, i ragazzi e i giovani: l'educazione - scolastica e familiare -, lo sport e il lavoro. Su questi tre pilastri si cresce bene. Quando ci sono tutti e tre, scuola, sport e lavoro, allora esistono le condizioni per sviluppare una vita piena e autentica, evitando così quelle dipendenze che avvelenano e rovinano l'esistenza».

Correte anche voi per conquistare il premio
«L'apostolo Paolo usa l'esempio di un atleta per illustrare una caratteristica importante dell'esistenza umana: 'Non sapete che, nelle corse allo stadio, tutti corrono, ma uno solo conquista il premio? Correte anche voi in modo da conquistarlo!'», ha detto poi il Papa. «In un certo senso, questa è la vostra esperienza quotidiana nel tennis. Ma san Paolo si riferisce alla sfida del dare un significato ultimo alla vita stessa. Vorrei dunque esortare ciascuno di voi a mettersi in gioco non solo nello sport - come già fate e con ottimi risultati -, ma nella vita, alla ricerca del bene, del vero bene, senza paura, con coraggio ed entusiasmo. Mettetevi in gioco con gli altri e con Dio - ha detto Bergoglio - dando il meglio di voi stessi, spendendo la vita per ciò che davvero vale e che dura per sempre. Mettete i vostri talenti al servizio dell'incontro tra le persone, dell'amicizia, dell'inclusione. Cari fratelli e sorelle, vi chiedo di portare i miei saluti alle vostre famiglie e ai vostri amici. Dio onnipotente vi benedica e vi protegga sempre e, per favore, non dimenticatevi di pregare per me».