19 aprile 2024
Aggiornato 09:30
Il Pontefice sulle divisioni religiose

Papa: il sangue dei cristiani perseguitati nutre ecumenismo

Papa Francesco si è rivolto ai membri della Commissione internazionale anglicana-cattolica e ha affermato che «esiste un legame forte che già ci unisce, al di là di ogni divisione: è la testimonianza dei cristiani, appartenenti a Chiese e tradizioni diverse, vittime di persecuzioni e violenze solo a causa della fede che professano».

CITTA' DEL VATICANO (askanews) - «Esiste un legame forte che già ci unisce, al di là di ogni divisione: è la testimonianza dei cristiani, appartenenti a Chiese e tradizioni diverse, vittime di persecuzioni e violenze solo a causa della fede che professano». Lo ha detto il Papa ai membri della Commissione internazionale anglicana-cattolica.

Nuova era di impegno ecumenico
«Il sangue di questi martiri nutrirà una nuova era di impegno ecumenico, una nuova appassionata volontà di adempiere il testamento del Signore: che tutti siano una cosa sola. La testimonianza di questi nostri fratelli e sorelle ci esorta ad essere ancora più coerenti con il Vangelo e a sforzarci di realizzare, con determinazione, ciò che il Signore vuole per la sua Chiesa. Oggi il mondo ha urgentemente bisogno della testimonianza comune e gioiosa, dei cristiani, dalla difesa della vita e della dignità umane alla promozione della pace e della giustizia». Lo ha detto il Papa ai membri della Commissione internazionale anglicana-cattolica.

Divergenze non sono inevitabili
«La causa dell'unità non è un impegno opzionale e le divergenze che ci dividono non devono essere accettate come inevitabili», ha detto Bergoglio. «Alcuni vorrebbero che, dopo cinquant'anni, ci fossero risultati maggiori quanto all'unità. Nonostante le difficoltà, non possiamo lasciarci prendere dallo sconforto, ma dobbiamo confidare ancora di più nella potenza dello Spirito Santo, che può sanarci e riconciliarci e fare ciò che umanamente sembra impossibile».