25 aprile 2024
Aggiornato 19:00
La denuncia della Lega per l'arrivo di nuovi profughi

Ovattoni: Prato, da città di frontiera a città incubo

Scontro a Prato tra Lega Nord locale e Prefettura, a causa del bando che aprirebbe all'arrivo di altri 250 profughi sul territorio. Patrizia Ovattoni, Commissario provinciale della Lega e candidata alle Regionali, dipinge al DiariodelWeb.it il ritratto di una città in mano a maghrebini, microcriminalità, spaccio e prostituzione. Nella stessa situazione tante altre città, come Lucca.

PRATO – 250 nuovi profughi da accogliere tra Prato e provincia? Per Patrizia Ovattoni, Commissario provinciale della Lega Nord nella città toscana, nonché candidata alle Regionali, è una decisione inaccettabile. Al DiariodelWeb.it, la Ovattoni racconta di una città in preda a immigrati e microcriminalità, spaccio e prostituzione. «La situazione di Prato è sotto gli occhi di tutti. Il centro è in mano a maghrebini, c’è spaccio di droga a tutte le ore, del giorno e della notte. Gli unici pochi negozi che sono rimasti si sono dovuti spostare perché non é rimasto più nessuno. Qualche cittadino sporadico nelle case in affitto, e poi è tutto in mano loro», spiega il Commissario provinciale del Carroccio.

UNA CITTÀ IN MANO A STRANIERI, PROSTITUTE, DROGATI - Dalle parole della Ovattoni, emerge il ritratto di una città fantasma, abbandonata a se stessa e teatro di atti di violenza e illegalità. «Nei giorni di lavoro, in centro non c’è mai nessuno; in quelle zone è impossibile andare soli. La città è ormai in mano a queste persone. Altri migranti da accogliere andrebbero lì nel centro, e per noi sarebbe insostenibile. Tutti i giorni avvengono atti di violenza, rapine, furti, adesso anche nelle abitazioni, tutti i giorni auto distrutte», spiega la candidata toscana alle Regionali della Lega. «E poi c’è la droga. Molte persone passeggiano con i figli e trovano  gente che si droga per strada. Vicino al centro, c’è una stazione che è il punto in cui si ritrovano i drogati di Pistoia, Prato e Firenze», dichiara. Altra nota dolente, la prostituzione: «Dietro le mura di Prato, ci sono molte prostitute cinesi, e anche chi vuole andare a posteggiare viene allontanato dalle prostitute perché in quei parcheggi ingaggiano i clienti. Quindi noi non siamo più padroni della nostra città, purtroppo», constata la Ovattoni, «ed è impossibile pensare di accogliere altri migranti, non è più una situazione gestibile e non lo diciamo solo noi della Lega. Anche perché le associazioni che si occupano di accoglienza ci lucrano sopra: se per un migrante ricevono 35 euro al giorno è nel loro interesse prenderli perché alla fine il guadagno c’è. Ma questo», conclude il Commissario provinciale della Lega a Prato, «è un dato di fatto, sotto gli occhi di tutti».

 LA PREFETTURA PREVEDE DI ACCOGLIERE ALTRI 245 MIGRANTI - Il tanto vituperato bando pubblicato dalla prefettura è finalizzato all’individuazione di operatori a cui affidare il servizio di accoglienza dei profughi stranieri nel periodo dal 1° aprile al 31 dicembre del 2015. L'importo complessivo è di circa 2.290.750 euro, fondi che serviranno a individuare strutture capaci di accogliere fino a 245 profughi. Ai richiedenti asilo verrà dunque fornito vitto e alloggio e qualche spicciolo per le spese quotidiane (2,50 euro a testa per un massimo di 7,50 euro a famiglia al giorno) e una scheda telefonica da 15 euro. In cambio, l'associazione che si aggiudicherà l'appalto riceverà fino a 34 euro al giorno per ogni singolo rifugiato che sarà accolto. Cifre che hanno sollevato le polemiche della Lega Nord locale, e, in particolar modo, della Ovattoni, che ha dichiarato in una nota: «Se da un lato l’accoglienza ha finalità moralmente apprezzabili, dall’altro frustra sempre più i pratesi, soprattutto quelli in difficoltà per la mancanza di un lavoro e ai quali nessuno dà 34 euro al giorno come forma di aiuto. Renzi sta concedendo 1000 euro al mese a ogni clandestino, quando disabili, cassintegrati e pensionati faticano ad ottenere la metà dallo Stato». La sensazione diffusa, secondo il Carroccio toscano, è che lo Stato privilegi l’assistenza degli stranieri piuttosto che quella degli italiani in difficoltà: un argomento, questo, spesso usato dalla Lega Nord a livello nazionale, che ama rivendicare la priorità degli autoctoni sui nuovi arrivati. La stessa Ovattoni, nella nota sopracitata, ha accusato il Governo di essere «ipocrita», e di scegliere «deliberatamente di non equiparare gli italiani agli stranieri creando enormi disparità e generando gravi tensioni sociali».

PERICOLO TERRORISMO? - Altro timore sollevato dal Carroccio, la possibile presenza di fondamentalisti tra le file dei profughi, soprattutto in un momento in cui la tensione è alle stelle a causa dell’avanzata dello Stato Isalmico. E’ stata ancora la Ovattoni a lanciare, per Prato: «Tra gli altri, e lo si scopre ora dopo che noi lo diciamo da anni, possono nascondersi delinquenti e, peggio ancora, terroristi. Nuovi combattenti islamici si stanno diffondendo nel nostro paese grazie a questa immigrazione incontrollata; imparano a fabbricare esplosivi e, in futuro, potrebbero compiere atti terroristici. La Prefettura deve avere il coraggio di rinunciare a quei soldi, di dire no a chi propone l’accoglienza su questo territorio perché compito del Prefetto è anche rappresentare le necessità del territorio sul quale ha giurisdizione, prima ancora che mettere in atto azioni che devono tutelare altri».

A LUCCA, STESSO COPIONE - D’altra parte, la Prefettura di Prato non è l’unica a ricevere le proteste della Lega locale per la volontà di accogliere nuovi profughi. Anche a Lucca si è verificata, proprio in questi giorni, una situazione simile. Anzi, a giudicare dal comunicato diffuso dalla sezione locale del Carroccio, un vero e proprio copione che si ripete: «Al di là del fatto che molto probabilmente non abbiamo strutture adatte a tale scopo; per l’ennesima volta porremo la seguente domanda: e i cittadini lucchesi?», si legge nella nota. «Oltre al vedersi scavalcare nuovamente dagli ultimi arrivati, dovranno continuare ad aspettare aiuti invano? La sezione Lega Nord di Lucca si oppone perciò a tale appello; infatti, girando per la città, ci possiamo benissimo accorgere che ci sono già molti immigrati, clandestini o meno, che bivaccano per le vie di Lucca e della Provincia e spesso molestano i passanti chiedendo elemosine e, a volte, anche minacciando». Insomma, se fino a qualche mese fa lo slogan preferito del partito di Matteo Salvini era «Prima il Nord», ora, con l’avanzata del Carroccio a sud del Po, il nuovo motto sembra essere «Prima gli italiani». E, a giudicare dai sondaggi in perenne ascesa, è un motto destinato a riscuotere molti consensi.