28 agosto 2025
Aggiornato 07:00
Gli esuli del M5S spiegano le espulsoni

La rete è manipolata? Peccato capitale chiederlo a Casaleggio

I senatori ex M5s, ora nel gruppo Misto, commentano il via libera alla procedura di espulsione dei deputati Paola Pinna e Massimo Artini. Secondo gli ex grillini è ridicolo che i leader muovano quelle accuse in quanto non esistono regole chiare e valide per tutti gli eletti: «Siamo alle solite. E la chiamano democrazia...».

ROMA - «Siamo alle solite. Il blog di Beppe Grillo, con un nuovo atto d'imperio e senza rispetto per il codice di comportamento per gli eletti Cinque stelle, procede a due nuove espulsioni nel Movimento, senza passare per l'assemblea congiunta. E questa sarebbe la tanto sbandierata democrazia? A quanto pare gli errori compiuti in passato non hanno insegnato niente ai vertici». Lo hanno affermato i senatori ex M5S, ora nel gruppo Misto, Alessandra Bencini, Monica Casaletto, Maurizio Romani, Fabrizio Bocchino, Laura Bignami, Francesco Campanella e Luis Alberto Orellana, commentano il via libera alla procedura di espulsione dei deputati Paola Pinna e Massimo Artini.

NON ESISTE UN REGOLAMENTO CHIARO - «Nel post fa sorridere proprio il richiamo al codice di comportamento - rincarano la dose - E' evidente che il duo Grillo-Casaleggio lo utilizzi a convenienza. Come si fa a citarlo, infatti, in merito alle rendicontazioni se poi non esistono regole chiare e valide per tutti gli eletti, dai consiglieri agli europarlamentari?». Ma non finisce qui. Secondo i senatori del Misto la pietra dello scandalo è il caso del deputato toscano finito sul banco degli imputati: «E' chiaro che nel M5s vige una sola norma e cioè quella di 'non disturbare il manovratore' - concludono - L'unica colpa di Artini, infatti, è stata quella di mettere in evidenza le falle del sistema di rendicontazione e, quindi, i rischi di aggredibilità esterna del portale».

PD: IN M5S ARRIVANO LE PURGHE STALINIANE - Intanto arrivano i commenti e le critiche dal mondo della politica. «Nel M5S è arrivato il tempo delle purghe staliniane. Vengono costruite ad arte accuse infamanti per punire i parlamentari che osano criticare Beppe Grillo. E' un finale di partita molto triste per un movimento che era nato sull'onda dell'entusiasmo». Questa la dichiarazione del senatore Mario Morgoni, componente della direzione Pd, commentando il nuovo processo on line contro i deputati Massimo Artini e Paola Pinna. «C'è da augurarsi che prevalga il buon senso dei gruppi parlamentari - sottolinea l'esponente dem - e che Beppe Grillo venga lasciato solo. L'energia propositiva espressa nella sua fase iniziale dal M5S può essere messa a disposizione in questa legislatura da chi opera concretamente per il cambiamento», conclude Morgoni.