25 marzo 2025
Aggiornato 09:00
Turbolenza all'interno di Fi

Brunetta: «Il Nazareno è da buttare via»

"Io credo che il rilancio di Forza Italia sia una necessità della democrazia italiana. Il nostro paese non può permettersi l'indebolimento della componente moderata e liberale, pena lo scivolamento inesorabile in una sorta di dittatura peronista", dichiara Renato Brunetta di Fi.

ROMA - «I risultati di questo voto non mi hanno francamente sorpreso, compresa la visibile stanchezza del Paese di fronte al chiacchiericcio violento e inconcludente di Renzi. La questione dell'insuccesso di Forza Italia merita un'analisi che è importantissimo sia fatta con unità di intenti, nella stima reciproca e nella consapevolezza che nessuno può chiamarsi fuori. Nessuno strumentalizzi la sconfitta per cavalcare la propria ascesa». Lo dichiara Renato Brunetta, presidente dei deputati di Forza Italia.

DOBBIAMO RILANCIARE FI, E FARLO PER LA DEMOCRAZIA ITALIANA - «Detto questo - prosegue - io credo che il rilancio di Forza Italia sia una necessità della democrazia italiana. Il nostro paese non può permettersi l'indebolimento della componente moderata e liberale, pena lo scivolamento inesorabile in una sorta di dittatura peronista di chi vuole costruirsi una legge elettorale su misura per impadronirsi di tutte le istituzioni elettive e non. Per questo non servono dichiarazioni astratte di ideali e di valori, ma la concretezza di proposte convincenti. Il fatto è che ce le abbiamo, e sono radicalmente alternative a quelle tutte-tasse-e-80-euro di Renzi».

C'E' BISOGNO DI SILVIO BERLUSCONI - «Questa ripresa forte di contenuti ed immagine - sottolinea Brunetta - ha bisogno assoluto della leadership di Silvio Berlusconi, la cui presenza piena e senza le ingiuste catene che ne hanno frenato l'impegno è condizione per me inderogabile, storicamente, moralmente, politicamente. Di certo il primo punto della revisione che dobbiamo fare insieme riguarderà il Patto del Nazareno, e la differenza tra l'eccellente e leale disposizione del presidente Berlusconi e quella che si sta sempre più dimostrando l'intenzione egemonica del presidente del Consiglio e segretario del Pd Matteo Renzi, che anche gli elettori di sinistra hanno dimostrato di non volere».