27 agosto 2025
Aggiornato 23:30
Sul caso di corruzione intorno al latte per bambini

Lorenzin: «Se siamo arrivati a ingannare i neonati non ci sono aggettivi»

Dopo l'ultimo, sconcertante, caso di corruzione che ha visto coinvolti (e arrestati) dodici pediatri che prescrivevano latte in polvere alle neomamme - indicandolo come sostitutivo di quello materno, contravvenendo all'etica professionale - la parola passa alla Lorenzin e al presidente della Regione Toscana.

ROMA - Dopo l'ultimo, sconcertante, caso di corruzione che ha visto coinvolti (e arrestati) dodici pediatri che prescrivevano latte in polvere alle neomamme - indicandolo come sostitutivo di quello materno, contravvenendo all'etica professionale - la parola passa alla Lorenzin e al presidente della Regione Toscana.

NON CI SONO AGGETTIVI PER DESCRIVERE QUESTI PSEUDO-MEDICI - «Mi chiedo come possano medici pediatri andare contro l'etica della professione, contro unanimi pareri scientifici e contro le indicazioni del Ministero della Salute per convincere le mamme ad usare latte artificiale in polvere al posto di quello materno. Il tutto per guadagnare regali di lusso e viaggi gratuiti, sulla pelle di bambini appena nati», ha dichiarato il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, commentando gli arresti in Toscana per il latte in polvere. «Non bastano gli aggettivi per descrivere la gravità di questo genere di azioni e ringrazio i Nas di Livorno che, in collaborazione con la Procura di Pisa, hanno eseguito 18 arresti tra cui due primari e 10 pediatri, dopo una lunga indagine che ha avuto il suo epicentro in Toscana» ha spiegato Lorenzin.

PER IL PRESIDENTE DELLA REGIONE TOSCANA UN FATTO GRAVISSIMO - «Gli arresti dei pediatri che avrebbero ricevuto benefit pilotando le madri all'acquisto di latte artificiale di certe ditte, così come le accuse rivolte ad alcuni cardiologi di ricevere anch'essi doni e favori in cambio di determinati dispositivi medici, al di là degli sviluppi giudiziari, che ci auguriamo siano tempestivi, rivelano un quadro di comportamenti inaccettabili e denunciano un costume civile e morale che deve essere censurato, contrastato e cambiato»: il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, interviene sulla vicenda dei pediatri arrestati per corruzione e comparaggio perché avrebbero indotto le mamme a utilizzare latte artificiale di note ditte invece del latte materno. «Ci aspettiamo - prosegue Rossi - che ognuno faccia la sua parte: i direttori generali delle Asl prendendo provvedimenti adeguati, e altrettanto ci aspettiamo anche da parte degli ordini professionali. I cittadini, soprattutto la parte più debole e sofferente e i giovani, aspettano provvedimenti adeguati, proporzionati e in tempi brevi. Senza dover necessariamente aspettare gli esiti dei procedimenti giudiziari».