Romani: il Nazareno sopravviverà a Grillo
Il capogruppo Fi al Senato smentisce lo sgretolamento del Patto del Nazareno. E, a proposito di un eventuale tavolo tra Pd e M5S, dichiara: «Non vedo come i grillini possano essere gli interlocutori di Renzi». Il senatore Fi Matteoli, invece, addossa la colpa della crisi dell'accordo al premier
ROMA - «Il Patto del Nazareno tiene, sicuramente. Come tutti gli accordi ha bisogno di approfondimenti e successivi assestamenti». Ad assicurarlo, all'indomani delle affermazioni circa i suoi presunti «scricchiolii» fatte dal premier Renzi, è il capogruppo Fi al Senato, Paolo Romani intervistato da Affari.italiani. E tanto per completare il quadro, sulla possibilità che il Movimento 5 Stelle possa soppiantare il partito azzurro nella partita delle riforme, in particolare di quella elettorale, ha aggiunto: «Non vedo come possano essere loro gli interlocutori di Renzi. Sono quelli delle bare con drappi neri per celebrare il funerale della repubblica".
L'IMPORTANTE E' CHE LE RIFORME SI FACCIANO - «Gli accordi che escono dal patto di oggi - ha precisato Romani - sono diversi da quelli che erano inizialmente. L'importante è che le riforme si facciano insieme e che se le modifiche, se ci sono, vengano concordate. Ma questa è sempre stata la regola". Romani ha quindi smentito che Denis Verdini possa o voglia lasciare Forza Italia e neppure il ruolo di tessitore dell'accordo del Nazareno. «Abbiamo lavorato insieme sul percorso della riforma del Senato e sul percorso della riforma elettorale - ha tenuto a sottolineare Romani -. Penso che sia assolutamente insostituibile nel rapporto con Renzi anche per i rapporti personali che lui ha con il presidente del Consiglio».
MATTEOLI: SE IL PATTO DEL NAZARENO SCRICCHIOLA E' COLPA DI RENZI - «Se il Patto del Nazareno scricchiola è per esclusiva volontà di Renzi. Gli accordi si mantengono. Se lui ogni volta cambia posizione non è colpa di Forza Italia. E alla ministra Boschi dico che in Forza Italia non abbiamo litigato su nulla, non c'è stato nessun organo del nostro partito che abbia votato contro gli accordi presi». È quanto dichiara Altero Matteoli, senatore di Fi, in una intervista con il Secoloditalia.it
M5S AL POSTO DI FI? POSIZIONI ESTREMISTICHE - Anche sulla Consulta, dice Matteoli, il premier si è dimostrato non affidabile: «Renzi non ha mantenuto la parola data, ha cambiato le carte in tavola ed è spuntata una nuova candidatura. Ditemi voi a quel punto che potevamo fare?». Se l'esecutivo pensasse di sostituire il Movimento 5 Stelle con Forza Italia, «sarebbe un governo che andrebbe a virare verso posizioni estremiste. Renzi è disposto a correre un tale rischio? Non mi pare possibile». Secondo Matteoli, Forza Italia deve fare opposizione dura: «Bisogna passare all'azione. Dobbiamo essere più incisivi, è arrivato il momento di essere un po' meno buoni con il governo».