D'Alì: l'ex traditore torna a casa
Il senatore Antonio D'Alì torna in Forza Italia dopo un anno passato nel partito di Angelino Alfano. Da FI arrivano complimenti ed incoraggiamenti; dal Nuovo Centrodestra, parole dure per il senatore uscente.
ROMA - In seguito alla decisione presa dal senatore Antonio D'Alì di fare ritorno al partito di Silvio Berlusconi, dopo aver militato tra le file del Nuovo Centrodestra, arrivano i complimenti da parte degli esponenti di FI e le parole dure di quelli di NCD.
ATTO DI MATURITÀ POLITICA - Jole Santelli, deputata di Forza Italia, in una nota scrive: «Tonino D'Alì è tornato dov'è giusto che stia, perché Forza Italia è casa sua. Sono felice che sia ancora nel nostro partito, perché lui è con noi, con il presidente Berlusconi, da sempre. Ovvero dal '94». E continua nella nota, la deputata Santelli: «In tanti credono che tornare sui propri passi sia impossibile da far comprendere. Io ritengo semmai che sia difficile far accettare ai propri elettori di stare consapevolmente dalla parte sbagliata. E' un atto di grande maturità politica, di coraggio e di capacità di rimettersi in discussione che merita di essere apprezzato. Andiamo avanti - conclude Jole Santelli - per rilanciare l'azione e il progetto di Forza Italia che oggi più che mai è la vera casa dei moderati italiani».
RINASCANO GLI IDEALI DEL '94 - Deborah Bergamini, responsabile comunicazione di Forza Italia, in una nota dichiara: «Il ritorno in Forza Italia di Antonio D'Alì è una bella notizia per tutti coloro che credono nel nostro movimento e nel progetto di rilancio del centrodestra italiano di cui ci siamo resi promotori e protagonisti». E continua ancora la Bergamini: «La scelta del collega D'Alì, di cui abbiamo sempre apprezzato competenza e dedizione al proprio impegno politico, di riappropriarsi di un percorso autenticamente liberale e alternativo alla sinistra - spiega Deborah Bergamini - è per noi motivo di grande soddisfazione. Dobbiamo tornare a far valere quegli ideali che, dal '94, caratterizzano la nostra esperienza politica e che ci hanno resi il punto di riferimento dei moderati italiani».
NUOVA LINFA A FORZA ITALIA - In una nota congiunta i senatori Paolo Romani e Anna Maria Bernini, presidente e vice presidente vicario di Forza Italia a palazzo Madama, plaudono al ritorno del senatore D'Alì in FI e scrivono: «Con grande gioia e soddisfazione riabbracciamo in Forza Italia l'amico e collega Antonio D'Alì, uomo di grande esperienza e indubbia capacità politica, il cui impegno quotidiano da sempre rispecchia il più autentico spirito moderato e liberale del nostro movimentò». E continua ancora la nota: «Così come un anno fa rispettammo il suo travaglio e la sua decisione di prendere una strada diversa, con la stessa stima e riguardo oggi comprendiamo, e condividiamo, le motivazioni che lo hanno spinto ad aderire con convinzione al nostro progetto - proseguono Romani e Bernini - . È anche con la preziosa collaborazione di esponenti come lui che, siamo certi, riusciremo a dare nuova linfa al partito e a ricostruire il fronte dei moderati italiani. Il cui perno, saldo e inamovibile, non può che essere naturalmente rappresentato da Forza Italia, dalle sue idee e dai suoi interpreti».
NCD: D'ALÌ CAMBIA TROPPO SPESSO IDEA - Sergio Pizzolante, vice presidente dei deputati del Nuovo Centrodestra di Angelino Alfano, domanda in una nota: «A Maria Rosaria Rossi, al presidente Berlusconi, a Romani e alla Bernini che usano la categoria del traditore che è un termine proprio di un regime padronale che si è definitivamente impossessato di Forza Italia, vorrei chiedere quale categoria applicano al senatore D'Alì?». E continua la nota: «Fermo restando che per me D'Alì non è un traditore ma un signore che cambia troppo spesso idea, come definirebbe Forza Italia - prosegue - il suo atteggiamento? Se si tradisce due volte allora la categoria del tradimento si annulla? Costoro si occupano di politica o di algebra?».