19 aprile 2024
Aggiornato 09:00
Partiti | Movimento 5 Stelle

M5s, nuove nomine

Si è realizzato il rinnovo delle cariche interne per il M5s, secondo il principio di rotazione annuale che caratterizza il Movimento. Il nuovo presidente è Alessio Villarosa, che succede a Riccardo Nuti. Intanto, la loro proposta di legge sul «grano saraceno» è stata ripresa nel dl Competitività.

ROMA - Si è realizzato il rinnovo delle cariche interne per il Gruppo del Movimento 5 Stelle alla Camera. Il nuovo presidente è Alessio Villarosa, che succede a Riccardo Nuti. Il segretario è Silvia Giordano, che sostituisce Azzurra Cancelleri. Il ruolo di tesoriere è stato assunto da Vincenzo Caso, che prende il posto di Arianna Spessotto. I nuovi delegati d'aula sono Davide Crippa e Carlo Sibilia, che raccolgono il testimone da Dalila Nesci e Giuseppe D'Ambrosio. Paola Carinelli rimane capogruppo fino al mese di ottobre. Le cariche, secondo il principio di rotazione che caratterizza il Movimento 5 Stelle, hanno durata annuale. Lo ha reso noto il gruppo M5S alla Camera. Intanto, gli esponenti grillini continuano a dare battaglia, fuori e dentro l'Aula. 

Ci copiate perché abbiamo ragione - «Hanno scherzato e ironizzato sulla nostra proposta di legge che difende la sicurezza agroalimentare in relazione a un banale refuso come quello sul grano 'saraceno', ma resta il fatto che abbiamo scritto un ottimo testo e adesso ne abbiamo la dimostrazione evidente: il decreto 'Competitività' del governo riprende infatti pedissequamente il progetto di legge del MoVimento 5 Stelle», fanno sapere i deputati del M5S, che aggiungono: «Basta confrontare l'articolo 7-ter del decreto con l'articolo 1 della nostra Pdl, a prima firma Gallinella. Il plagio, diciamo così, è evidente. Ciò dopotutto ci fa piacere, perché significa che il nostro modo di legiferare coglie nel segno dei problemi e delle urgenze del Paese». E, tra una proposta di legge e l'altra, i parlamentari del M5s fanno anche sapere che andranno in piazza «ogni volta che sarà possibile», e certamente non si dimetteranno da Camera e Senato.