Aifa: Gilead ha chiesto un mese di stop per la negoziazione sul farmaco anti epatite C
Durante questo periodo è prevista una soluzione per fornire da subito il Sofosbuvir ai pazienti con i casi più urgenti, ovvero con recidiva severa di dopo trapianto di fegato (epatite fibrosante colestatica o epatite cronica con grado di fibrosi) oppure pazienti con cirrosi scompensata in lista per trapianto epatico
ROMA - In occasione della riunione straordinaria del Comitato Prezzi e Rimborso di Aifa del 9 giugno, il Comitato, come previsto nell'accordo iniziale, «ha preso atto della richiesta di Gilead di sospendere la negoziazione di Sofosbuvir per un periodo di 30 giorni al fine di definire i dettagli dell'accordo». Lo si legge in una nota dell'Aifa in merito al farmaco contro l'epatite C.
Durante questo periodo Aifa e Gilead hanno previsto una soluzione per fornire da subito il farmaco ai pazienti affetti da epatite C nei casi più urgenti, ovvero pazienti con recidiva severa di epatite dopo trapianto di fegato (epatite fibrosante colestatica o epatite cronica con grado di fibrosi) oppure pazienti con cirrosi scompensata in lista per trapianto epatico.