Corruzione
Inchiesta Expo, i domiciliari per Paris sono una msura «adeguata e proporzionata»
Il giudice per le indagini preliminari ha scritto che «permangono le esigenze cautelari» per l'ex general manager «in considerazione della gravità dei fatti per cui si procede e della personalità dell'indagato»
MILANO - Gli arresti domiciliari rappresentano una misura coercitiva «adeguata e proporzionata» al caso di Angelo Paris. Lo scrive il gip di Milano, Fabio Antezza, nel provvedimento di concessione degli arresti domiciliari emesso questa mattina nei confronti dell'ex general manager di Expo 2015, finito in carcere l'8 maggio scorso nell'ambito dell'inchiesta sulla cupola degli appalti di Expo.
Secondo il giudice, «permangono le esigenze cautelari» per Paris «in considerazione della gravità dei fatti per cui si procede e della personalità dell'indagato». Nonostante il parere negativo della Procura, al manager sono stati concessi i domiciliari «grazie all'intrapreso percorso di rivisitazione del proprio operato».
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