Inchiesta Expo: domiciliari a Paris, Maltauro resta in carcere
Il gip di Milano, Fabio Antezza, ha accolto la richiesta presentata dai difensori dell'ex general manager che ha «iniziato un percorso di rivisitazione della propria condotta»
MILANO - Angelo Paris va agli arresti domiciliari, mentre Enrico Maltauro resta in carcere. Lo ha deciso il gip di Milano, Fabio Antezza, nell'ambito dell'inchiesta sulla cupola degli appalti di Expo 2015.
Il giudice ha accolto la richiesta di concessione degli arresti domiciliari presentata dai difensori dell'ex general manager di Expo 2015, in carcere dall'8 maggio scorso per associazione a delinquere, corruzione e turbativa d'asta. Il motivo sta nelle dichiarazioni fatte mettere a verbale nel corso dei diversi interrogatori sostenuti da Paris davanti ai magistrati titolari delle indagini. L'ex general manager avrebbe «iniziato un percorso di rivisitazione della propria condotta».
Destino opposto, invece, per Maltauro, l'imprenditore vicentino a capo dell'omonima socieàtà di costruzioni che, attraverso un appalto pilotato, si è aggiudicata la gara sulle architetture di servizio del sito Expo. Il gip Antezza ha respinto la sua richiesta di concessione degli arresti domiciliari perchè a suo giudizio l'imprenditore non avrebbe indicato «eventuali familiari in grado di provvedere» alle sue necessità domestiche.
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