Expo 2015: Luigi Grillo vuole i domiciliari
Gli avvocati Salvatore Pino e Andrea Corradino hanno chiesto al Tribunale del Riesame di Miano di concedere i domiciliari al loro assistito finito in carcere nell'ambito dell'inchiesta sulla "cupola degli appalti" dell'Esposizione Universale di Milano
MILANO - Un uomo di 71 anni come Luigi Grillo non può continuare a restare in carcere. Si è basata soprattutto su questa argomentazione la linea difensiva degli avvocati Salvatore Pino e Andrea Corradino, difensori di Luigi Grillo, che hanno chiesto al Tribunale del Riesame di Miano di concedere i domiciliari al loro assistito finito in carcere nell'ambito dell'inchiesta sulla "cupola degli appalti" di Expo. Secondo i due legali, "non ci sono esigenze cautelari di eccezionale rilevanza" e comunque tali da giustificare la detenzione in carcere dell'ex senatore Pdl accusato dalla procura di Milano di corruzione e turbativa d'asta. I giudici si sono riservati di decidere: il verdetto arriverà nel giro di 5 giorni. "Grillo - ha sottolineato, tra l'altro, l'avvocato Corradino - è molto provato dopo un mese di detenzione in carcere".
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