Salta il dl salva Roma, Marino pronto alle dimissioni
Il Governo ha rinunciato all'apposito testo che doveva essere votato oggi, a causa dell'ostruzionismo delle opposizioni. Il sindaco della Capitale: «Non ho davvero nessun interesse in questo momento a mettere la mia faccia di fronte a un disastro annunciato»
ROMA - Ignazio Marino, sindaco di Roma ha minacciato le dimissioni. Il primo cittadino ha spiegato di non essere disposto a fare il «commissario liquidatore» della città, dopo che il governo ha rinunciato al decreto salva Roma.
L'esecutivo ha ritirato l'apposito testo che doveva essere votato oggi, a causa dell'ostruzionismo delle opposizioni. Ma ha promesso che presto arriverà un nuovo testo in grado di essere approvato in tempo con la scadenza del 28 febbraio.
Marino è stato convocato a palazzo Chigi per capire tempi e modi per intervenire sul dissestato bilancio della Capitale. «Nella riunione - ha detto il sindaco di Roma - ho illustrato la situazione: tutti sanno che ho ereditato un buco di 816 milioni di euro. Non ho davvero nessun interesse in questo momento a mettere la mia faccia di fronte a un disastro annunciato».