1 dicembre 2023
Aggiornato 08:30
Giustizia

«Abbiamo leggi carcerogene: creano nuovi reati e determinano altri condannati»

RP | RP | Per il presidente del Senato Grasso amnistia e indulto sono provvedimenti che «per il loro rilievo istituzionale e il loro impatto sulla tutela dei diritti umani devono sfuggire alle logiche maggioritarie che accompagnano l'ordinario procedimento legislativo»

ROMA - Amnistia e indulto sono provvedimenti che «per il loro rilievo istituzionale e il loro impatto sulla tutela dei diritti umani devono sfuggire alle logiche maggioritarie che accompagnano l'ordinario procedimento legislativo», ha detto il presidente del senato Pietro Grasso intervenendo all'iniziativa su amnistia, indulto e riforma della giustizia, in Sala Zuccari a Palazzo Giustiniani.

PALETTI COSTITUZIONE - «Il titolo di questo incontro, dedicato ad una riflessione sui temi dell'amnistia, dell'indulto e della riforma della giustizia, parla di una clemenza 'necessaria' - ha spiegato Grasso -. Come tutti sapete l'amnistia e l'indulto sono provvedimenti di clemenza, concessi dallo Stato ai soggetti condannati per determinate tipologie di reati, rispetto ai quali la Costituzione prevede specifiche garanzie; mi riferisco non solo all'approvazione con legge, ma anche ai quorum elevati richiesti per le relative deliberazioni».

LEGGI CARCEROGENE - Secondo Grasso: «Abbiamo leggi che io definisco 'carcerogene', perché creano nuovi reati e determinano altri condannati che poco senso ha tenere nei penitenziari piuttosto che in strutture diverse di sostegno».

IN ARRIVO DDL GOVERNO - «Nella direzione indicata dal capo dello Stato nel messaggio al Parlamento del 7 ottobre scorso va il disegno di legge 'Delega al governo in materia di pene detentive non carcerarie e disposizioni in materia di sospensione del procedimento con messa alla prova e nei confronti degli irreperibili', che è stato comunicato alla presidenza del Senato il 21 novembre e che al più presto sarà portato in Aula», ha annunciato il presidente di Palazzo Madama.

RIFORMA SISTEMA PENE - Questo ddl, ha spiegato Grasso, «tocca diversi aspetti segnalati dal presidente Napolitano e che mi stanno a cuore, in particolare l'introduzione delle pene detentive non carcerarie nel Codice Penale e l'intera riforma del sistema delle pene (quest'ultima introdotta dalla commissione Giustizia del Senato); le modalità di espiazione della reclusione domiciliare e dell'arresto domiciliare; la depenalizzazione di fattispecie contravvenzionali disciplinate da leggi diverse dal Codice Penale, fra cui il reato di 'immigrazione clandestina'; la disciplina della sospensione del procedimento con messa alla prova dell'imputato; la sospensione del procedimento nei confronti degli irreperibili. Ritengo che questo complesso di interventi normativi contribuirà alla necessaria deflazione delle carceri, ma soprattutto eviterà che il fenomeno continui a riprodursi», ha concluso.