18 aprile 2024
Aggiornato 19:30
DECADENZA DI BERLUSCONI

Pd: «Giornata importante», Ncd: «Gravissimo», M5s: «Fuori uno, tutti a casa»

RP | RP | Epifani: «Si è affermato lo stato di diritto, la legge è uguale per tutti». I grillini: «Era nel nostro programma: fuori i condannati dal Parlamento». Alfano: «Viene estromesso dal Parlamento un uomo che milioni di cittadini avevano votato»

ROMA – In molti dalle fila della maggioranza e dell'opposizione hanno voluto commentare la decadenza da senatore di Silvio Berlusconi.

PD, HA VINTO STATO DI DIRITTO - Il segretario del Partito democratico (Pd) ha detto: «E' una giornata importante per la storia del Paese, si è affermato lo stato di diritto e il suo principio base, ovvero che la legge è uguale per tutti. Il Senato non ha fatto altro che applicare la legge, ha fatto il suo dovere. Oggi non abbiamo fatto altro che applicare una legge che scatta automaticamente in caso di condanna di un parlamentare, come avremmo fatto anche con uno dei nostri. Altrimenti ci sarebbe la legge della giungla: da noi fortunatamente vigono i principi dello stato di diritto».

NON SI GRIDI A GOLPE - Comunque ha sottolineato Epifani, quella giudiziaria e della decadenza da parlamentare «non è la strada per battere un avversario politico, sarebbe sbagliato pensarlo». Ciò nonostante ha ammonito il segretario del Pd: «Chi grida al golpe e minaccia sfracelli sceglie la strada dell'avventura ma girando il Paese si vede che la stragrande maggioranza dei cittadini capiscono che quella seguita è la strada giusta, l'applicazione della legge».

NCD, BRUTTA GIORNATA - Interpretazione diametralmente opposta da parte del leader del Nuovo centrodestra (Ncd), Angelino Alfano: «Oggi è una brutta giornata per il Parlamento e per l'Italia al termine della quale viene estromesso dal Parlamento un uomo che milioni di cittadini avevano votato perchè entrasse in Parlamento e guidasse una coalizione».

PD NON HA PIU' SCUSE SU GIUSTIZIA - Il vicepremier ha spiegato: «Convocherò per domani un ulteriore incontro con la stampa con gli altri colleghi di governo per parlare di questioni politiche ma oggi non voglio che altro si sovrapponga all'argomento gravissimo» che è la decadenza del Cavaliere. Secondo il ministro dell'Interno: «Ncd può essere il motore della riforma della giustizia e se dovessimo portarla a termine avremmo rafforzato ancora di più senso della nostra partecipazione a questo governo. Il Pd non ha più alibi per fare la riforma della giustizia che non può uscire dall'agenda del governo e del Parlamento nei prossimi mesi».

M5S, TUTTI A CASA - Esultanza dai banchi del Movimento 5 stelle, dove molti senatori hanno voluto brindare alla giornata. Poi i deputati del M5s hanno esposto dalle loro finestre dei gruppi parlamentari di Montecitorio, uno striscione con scritto «Fuori uno!!! Tutti a casa».

Il voto del Senato che ha sancito la decadenza di Berlusconi dalla carica di parlamentare è anche «una vittoria del M5s», ha affermato la capogruppo a Palazzo Madama, Paola Taverna, che ha spiegato: «Era nel nostro programma, nella proposta di legge Parlamento pulito fin dal 2006: fuori i condannati dal Parlamento».

FI, VINTO L'ILLEGALITA' - «Ha vinto l'illegalità con troppe istituzioni complici e corresponsabili. Silvio Berlusconi non si fermerà e sarà punto di riferimento di un grande schieramento alternativo alla sinistra. Nè lui, né noi ci fermeremo, forti del grande consenso che abbiamo nel Paese. Siamo molto feriti ma sereni». Lo ha affermato in una dichiarazione il vicepresidente Forza Italia (Fi) del Senato Maurizio Gasparri.

FDI, SOLIDARIETA' A BERLUSCONI - «Fratelli d`Italia (Fdi) esprime a Silvio Berlusconi sincera solidarietà umana di fronte all'operazione politica che la sinistra persegue fin dal 1994 per espellerlo dal Parlamento non per via elettorale». Lo hanno scritto i fondatori di Fdi, Giorgia Meloni, Guido Crosetto e Ignazio La Russa.

ESECUZIONE IN PIAZZA - «Le ragioni diverse via via utilizzate negli anni dalla sinistra - hanno aggiunto - hanno sempre avuto in comune il disprezzo del voto popolare. Fratelli d`Italia, che fin dalla sua nascita non ha risparmiato critiche politiche al partito di Silvio Berlusconi, non ha apprezzato la scelta della sinistra di sottrarre la legge Severino al vaglio della Corte costituzionale e di modificare di fatto il regolamento del Senato per imporre il voto palese.
Sintomi chiari di una volontà politica di colpire Silvio Berlusconi con una sorta di esecuzione sulla pubblica piazza, nel tentativo di arrivare prima della Cassazione che in ogni caso deciderà sull'interdizione
».