24 aprile 2024
Aggiornato 20:30
FRATELLI D'ITALIA

Crosetto ad Alfano: come potete rimanere al governo dopo la decadenza di Berlusconi?

RP | RP | Il coordinatore di Fdi: «Se, come dicono, sono convinti che sia perseguitato e che il voto di oggi al Senato sia una ferita alla democrazia, come possono pensare di condividere un percorso con chi infligge quella ferita all'uomo al quale devono tutto? Come possono spiegarlo, sia umanamente che politicamente?»

ROMA - «Ieri Forza Italia (Fi) è tornata, meglio tardi che mai, nel centrodestra ma contemporaneamente il sedicente Nuovo centrodestra (Ncd) ha avvallato una legge di stabilità che lo colloca di diritto e di fatto nel centrosinistra. Ncd ha sostituito la costola che doveva rappresentare Monti nel progetto costruito a tavolino due anni fa. Il voto di questa legge finanziaria che aggraverà i problemi del Paese, che non darà alcuna risposta e che non indica alcun percorso di uscita dalla crisi e di speranza per il futuro, non può essere considerato un peccato veniale e non può non scavare un solco profondo anche nelle ipotesi di future alleanze». E' quanto ha dichiarato il coordinatore nazionale di Fratelli d`Italia, Guido Crosetto.

«Alfano ha scelto un'altra strada, legittima, concreta ma non condivisibile: quella di un terzo polo alleato con il centrosinistra. Non penso che uno strappo così forte e così incidente nella vita quotidiana del Paese - ha aggiunto Crosetto - possa essere dimenticato tra qualche mese o tra qualche anno. Alfano ed il Ncd hanno tutto il mio rispetto, ma non possono pensare di poter conservare i posti appoggiando oggi misure assurde e poi presentarsi domani come vergini ed alternativi ai loro attuali compagni di merende. A tutto ciò non può non sommarsi l'atteggiamento pilatesco odierno. Se, come dicono, sono convinti che Berlusconi sia perseguitato e che il voto di oggi al Senato sia una ferita alla democrazia, come possono pensare di condividere un percorso con chi infligge quella ferita all'uomo al quale devono tutto? Come possono spiegarlo, sia umanamente che politicamente?».