24 aprile 2024
Aggiornato 19:30
Riforme costituzionali

Del Rio: «Entro l'anno aboliamo le Province»

Il ministro per gli Affri regionali: «Abbiamo fatto una promessa agli elettori e adesso dobbiamo mantenerla. Riduciamo i posti della politica, non è un dramma se qualche politico torna a lavorare»

ROMA - «Resistenze all'abolizione delle Province? Eccome se ce ne sono, anche dentro il Partito democratico (Pd). Ma abbiamo fatto una promessa agli elettori e adesso dobbiamo mantenerla». La rassicurazione è arrivata dal ministro per gli Affari regionali e le autonomie locali Graziano Delrio in una intervista a La Repubblica.

NON SO CHE FARMENE DI COSTITUZIONALISTI - Del Rio ha incalzato: «Subito via le Province, io dell'appello dei costituzionalisti non so che farmene. Riduciamo i posti della politica, non è un dramma se qualche politico torna a lavorare».

NON SI VOTERÀ PIÙ PER PROVINCIALI - Sull'abolizione delle Province, ha spiegato il ministro, «stiamo procedendo, stiamo per affrontare la discussione nella commissione affari costituzionali della Camera. Vogliamo ridurre le varie materie di competenza oggi assegnate alle Province, ci sarà un disegno di legge per una modifica costituzionale che verrà presentato entro l'anno. A maggio non si voterà più per le Province perché nel frattempo saranno diventate enti di secondo grado. Non verranno cioè eletti dai cittadini e non ci sarà bisogno di votare per le Province. Ne faranno parte i sindaci dei Comuni del territorio, che tutti assieme formeranno un'assemblea in seno alla quale verrà scelto il nuovo presidente a costo zero. Saranno cioè i sindaci a scegliere il presidente, non più i cittadini. Si tratta di una riforma molto importante».
Le Città metropolitane invece «arriveranno dal primo di gennaio. Nelle aree metropolitane le Province saranno assorbite della Città metropolitane via via che andranno a costituirsi e insediarsi», ha concluso Del Rio.