19 aprile 2024
Aggiornato 20:00
Politica & Giustizia

L'ex sindaco di Molfetta e presidente al Bilancio del Senato indagato per truffa allo Stato

Antonio Azzollini (Pdl) dovrà chiarire, insieme con altre 59 persone, agli inquirenti di Trani dove siano finiti 150 milioni di euro per realizzare il porto comunale. Per ora due arrestati. Il M5s chiede che il senatore si dimetta

TRANI - Il presidente della commissione bilancio al Senato, Antonio Azzollini, esponente del Popolo della libertà (Pdl) e fino a qualche mese fa sindaco di Molfetta, insieme con altre 59 persone è indagato nella maxi inchiesta della procura di Trani che ha portato all'arresto di due persone. Si tratta dell'ex dirigente comunale, Vincenzo Balducci e di un imprenditore, il direttore di cantiere del porto di Molfetta Giorgio Calderoni, ai domiciliari. Sono accusati di associazione a delinquere finalizzata alla truffa ai danni dello Stato, abuso d'ufficio, frode in pubbliche forniture, attentato alla sicurezza dei trasporti marittimi e reati ambientali. Sequestrata l'area destinata al nuovo porto di Molfetta (per un valore di 42 milioni di euro circa) e la residua somma di finanziamento pubblico (33 milioni di euro) non ancora utilizzata dal Comune di Molfetta.

SOLDI DEL PORTO USATI PER TAPPARE I BUCHI DEL COMUNE - L'ipotesi accusatoria è che i 150 milioni di fondi statali servissero ad «abbellire» i conti del Comune di Molfetta, per evitarne il default. Mentre i costi della terza opera in mare più importante d'Italia son lievitati, il porto della piccola cittadina pugliese probabilmente non verrà mai terminato, sostengono gli investigatori.

ZONA MINATA, OPERA IRREALIZZABILE - Al momento sono stati erogati 82 milioni di euro. Ma secondo la guardia di Finanza e il corpo Forestale dello Stato soltanto una parte (poco meno della metà) sono stati realizzati per la costruzione del porto. Gli altri venivano portati «a bilancio» dal Comune - secondo i pm Antonio Savasta e Giuseppe Maralfa che stanno conducendo l'indagine - attraverso una serie di artifizi in modo tale da rispettare il patto di stabilità imposto dalla legge e non arrivare al default al quale invece l'ente era destinato. Nel frattempo i lavori per la realizzazione del porto procedevano molto a rilento. Anche perché non era possibile terminarli: la zona è piena di residui bellici della seconda guerra mondiale, e uno sminamento dell'area - cominciato solo in un secondo momento e ancora non terminato - costerebbe praticamente quanto la realizzazione dell'opera.

COSTI AGGIUNTIVI PER RALLENTAMENTI - Proprio per i ritardi il Comune è stato già costretto a pagare 7,8 milioni di euro le aziende che stavano realizzando l'opera, per il protrarsi dei tempi di esecuzione dei lavori a causa del mancato completamento della bonifica dagli ordigni esplosivi. E ora - ha denunciato il nuovo sindaco Paola Natalicchio, a guida di una giunta di centrosinistra - le imprese hanno avanzato una nuova richiesta di danni pari a oltre 21 milioni di euro.

LO STRANO SUICIDIO - Nell'inchiesta c'è anche un giallo: il suicidio, a marzo di quest'anno, di Vincenzo Tagari, dirigente del settore Contratti e appalti del Comune che si gettò in mare con la sua auto proprio nelle acque del porto. «Contiamo di capire - ha detto il procuratore di Trani, Carlo Maria Capristo - perché questo funzionario così corretto e preciso abbia deciso di gettarsi con l'auto proprio nel porto di Molfetta».

M5S, AZZOLINI SI DIMETTA - Il Movimento 5 stelle (M5s) ha chiesto le dimissioni di Antonio Azzollini da presidente della commissione Bilancio del Senato e da senatore. «Non può guidare la Commissione Bilancio del Senato dopo che è stato indagato per gravissimi reati come associazione a delinquere, truffa ai danni dello Stato, abuso d'ufficio, frode in pubbliche forniture, attentato alla sicurezza dei trasporti marittimi e reati ambientali», hanno affermato in una nota Paola Taverna, capogruppo M5s al Senato, e Barbara Lezzi, vice presidente della commissione Bilancio del Senato. «Affronti il processo - hanno proseguito le due senatrici in una nota - da semplice cittadino presentando le sue dimissioni. Il M5s le voterà con responsabilità, al pari di quelle del condannato Silvio Berlusconi che deve decadere in rispetto alla legge».

SCHIFANI (PDL), SOLIDARIETA' AD AZZOLLINI - «Al senatore Antonio Azzollini, uomo di adamantina e riconosciuta onestà, che si è sempre distinto per le sue spiccate doti politiche ed amministrative oltre che per la sua assoluta capacità nel presiedere la Commissione Bilancio, mandato questo che svolge con grandi risultati al servizio del Paese e con l'apprezzamento di tutte le forze politiche, giunga la più forte solidarietà mia e dei colleghi del gruppo del Pdl». Lo ha affermato il presidente dei senatori del Pdl Renato Schifani, che si è detto «certo che dimostrerà la sua totale estraneità rispetto ai fatti contestatigli ed auspico che la magistratura concluda nei tempi più rapidi l'inchiesta».