19 aprile 2024
Aggiornato 05:30
Elezioni | Comunali 2013

Maroni: «La Lega ha perso per le polemiche»

La «batosta c'è stata ed è innegabile» ma Roberto Maroni intervistato dal Corriere della sera non gradisce le richieste di dimissioni da leader della Lega: «Significa non aver capito nulla. Quello che ci ha fatto perdere sono state le polemiche»

MILANO - La «batosta c'è stata ed è innegabile» ma Roberto Maroni intervistato dal Corriere della sera non gradisce le richieste di dimissioni da leader della Lega: «Significa non aver capito nulla. Quello che ci ha fatto perdere sono state le polemiche». Il secondo turno delle amministrative indica che la Lega ha perso ovunque, «un dato oggettivo che dovremo analizzare per capirne le cause».

Il problema secondo Maroni non è la scelta dei candidati, per esempio Gentilini che non è stato riconfermato a Treviso ma che «si è battuto come un leone»; il problema è «il discredito che ha colpito tutti i partiti, anche la sinistra che oggi canta vittorie dovrebbe essere preoccupata, ha perso vagonate di voti». Quanto alla Lega, «ha pagato il prezzo delle nostre vicende interne e delle nostre divisioni, dalla Tanzania in avanti». L'astensionismo, poi, punisce tutti, ma «se a Siena ha vinto ancora il Pd e a Treviso ha perso Gentilini, che è la storia della Lega, credo che per noi ci sia un disvalore aggiunto, e cioè la litigiosità», un riferimento alle recenti interviste di Umberto Bossi.

Maroni poi contesta i «soliti avvoltoi», non solo contro di lui ma contro il segretario veneto Flavio Tosi: «Questo è il momento di unire le forze e non di fare processi sommari. Rimane Tosi, rimena Salvini. Gli avvoltoi se ne vadano fuori dalle scatole». Infine, sempre in agenda il congresso straordinario, «non oltre febbraio visto che sono possibili le elezioni a marzo. E il nuovo segretario sarà un giovane».